Acqua di carciofo, non buttarla: conserva questo prezioso liquido, poiché gli straordinari benefici che ne derivano possono trasformare positivamente il tuo stile di vita.
Il carciofo, un vegetale dalle molteplici virtù, non solo trova impiego in cucina, ma anche come rimedio fitoterapico, particolarmente utile per depurare il fegato e migliorare la digestione. L’acqua di carciofo, ottenuta durante la cottura di questo ortaggio, si rivela ricca di vitamine, sali minerali e altre sostanze benefiche. Un suggerimento per preservarne le proprietà è optare per la cottura a vapore.
Non è noto a tutti che l’acqua di cottura dei carciofi può essere riutilizzata a causa delle sue numerose proprietà benefiche, rappresentando un rimedio depurativo quasi gratuito. Tale soluzione può essere preparata in modo mirato quando si cucinano i carciofi.
Acqua di carciofo: le sue proprietà
Le proprietà dell’acqua di carciofo derivano dalle caratteristiche di questo ortaggio, ricco di acqua, fibre, sali minerali (compreso il ferro), vitamine del gruppo B, vitamina C e flavonoidi con potenti proprietà antiossidanti. La cinarina, un principio attivo presente, è particolarmente interessante per il benessere del fegato, rendendo il carciofo un rimedio naturale spesso consigliato per disturbi epatici o per la depurazione dell’organismo.
Il carciofo non solo favorisce la diuresi, ma ha anche proprietà digestive e contribuisce a regolare gli zuccheri nel sangue e a ridurre il colesterolo. In sintesi, è ricco di acqua e fibre, fonte di sali minerali e vitamine, con un notevole potere antiossidante, depurativo per il fegato, promuove la diuresi, ha proprietà digestive e regola gli zuccheri nel sangue, abbassando il colesterolo.
Consigli sulla preparazione
Per preparare l’acqua di carciofo, è necessario utilizzare carciofi di ottima qualità, lavati e privati delle foglie esterne, evitando quelli trattati con pesticidi. L’acqua di carciofo può essere conservata in frigo per una settimana, ma è consigliabile berla a temperatura ambiente o tiepida, anziché fredda.
La pulizia dei carciofi può essere un compito arduo, ma seguendo i giusti trucchi, diventa più veloce e accurata. L’acqua di cottura dei carciofi può essere riutilizzata in ricette come minestre, zuppe o risotti, o consumata come tisana depurativa.
Alcune precauzioni sono necessarie: chi assume farmaci dovrebbe consultare il medico, poiché i principi attivi del carciofo potrebbero interagire con alcuni medicinali. L’acqua di carciofo è sconsigliata in caso di calcoli biliari, allergie alle Asteraceae e durante la gravidanza o l’allattamento. Per qualsiasi dubbio è sempre meglio consultare il proprio medico.