Addio ai resi Amazon, il gigante dell’e-commerce, ha deciso di stringere la cinghia per i clienti insoddisfatti o indecisi.
La notizia è stata diffusa ufficialmente da Amazon stessa tramite il suo forum dedicato ai venditori in Germania. Da quanto emerso, a partire dal 25 marzo 2024, tutti gli acquisti effettuati saranno soggetti a questa nuova politica di reso. Il periodo di restituzione non sara più di 30 giorni ma di 14 giorni e decorrerà dal momento della consegna.
Addio ai resi Amazon per come li conosciamo
Acquistare su Amazon non solo è comodo e semplice, ma ci permette di provare comodamente i prodotti per poi decidere se restituirli. In questo caso, il lasso di tempo per farlo è di ben 30 giorni. Ma ben presto diremo addio ai resi Amazon con tempi eterni. Il provvedimento riguarderà specifiche categorie di prodotti, tra cui fotocamere, dispositivi elettronici, materiali d’ufficio, computer, dispositivi wireless, videogiochi, e DVD di musica e film. Tuttavia altri articoli manterranno un periodo di prova più lungo di 30 giorni, compresi i prodotti Amazon e quelli ricondizionati.
Questa decisione, se da un lato ha suscitato soddisfazione tra alcuni venditori terzi che vedevano nei resi prolungati una fonte di perdita economica, dall’altro ha generato preoccupazione tra gli acquirenti abituati a testare i prodotti per un periodo più esteso prima di decidere se tenerli o restituirli. Il problema principale sembra essere legato alla pratica dilagante di alcuni clienti di acquistare articoli senza limiti, per poi restituirli quasi al termine dei 30 giorni, spesso a spese di Amazon stessa che copre anche le spese di spedizione di ritorno.
Questo comportamento, seppur in contrasto con le politiche ufficiali di Amazon, è stato a lungo tollerato, contribuendo in modo significativo alla crescita dell’azienda nel settore dell’e-commerce. Tuttavia sembra che l’era dei resi facili stia giungendo al termine, almeno in Germania. Non è solo una questione di resi: Amazon ha recentemente annunciato cambiamenti anche nel suo servizio di streaming Prime Video, introducendo la pubblicità durante la visione dei film e delle serie TV negli Stati Uniti e in arrivo anche in Italia. Questo cambiamento, insieme ad altre modifiche apportate ai servizi di streaming, sembra segnalare una svolta nell’approccio dell’azienda, che potrebbe impattare anche su altri servizi e-commerce.
Cosa ci aspetta?
Tutto ciò riflette un trend più ampio nel panorama dell’e-commerce e dello streaming online: l’epoca d’oro dei servizi quasi gratuiti sembra volgere al termine. I consumatori potrebbero essere costretti a fare i conti con prezzi più alti o con una riduzione dei benefici offerti, mentre l’industria cerca di bilanciare i costi e mantenere la redditività.
È evidente che Amazon stia facendo passi importanti per adeguarsi alle mutevoli esigenze del mercato, ma resta da vedere come questi cambiamenti influenzeranno l’esperienza complessiva degli acquirenti e dei venditori su una delle più grandi piattaforme di e-commerce al mondo. Si tratta di un cambiamento epocale che, per ora, coinvolge esclusivamente il mercato tedesco, ma che potrebbe presto estendersi al resto dell’Europa.