Nate come alternativa “salutare” alle sigarette classiche, le sigarette elettroniche usa e getta non saranno più permesse.
Dannose per salute e ambiente
Viene dalla Francia il nuovo divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche usa e getta, che in origine erano state create come alternativa più sicura a quelle classiche.
Questa misura, inserita nel contesto del piano nazionale della lotta al fumo portata avanti dalla prima ministra Elisabeth Borne, diverrà definitiva con le ultime rifiniture legate al bilancio 2024. La previsione, e la speranza, è quella di ridurre il fumo, per cercare di contrastare le malattie ad esso legate, e soprattutto la mortalità che, secondo la ministra, ammonta a 75.000 persone ogni anno.
Stop alle sigarette elettroniche
Va avanti da diverso tempo la lotta al fumo della ministra Borne, che all’emittente Rtl ha fatto affermazioni perentorie e nette: “presenterò un nuovo piano nazionale per la lotta al fumo con, in particolare, il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta, le “puff” che danno cattive abitudini ai giovani”.
Se si parla di stop al consumo delle sigarette elettroniche usa e getta però, non ci sono modifiche per quanto riguarda le tasse sulle sigarette classiche, poichè il piano non include ulteriori aumenti. La ministra però garantisce che proseguiranno i controlli sui livelli di consumo.
Non è una lotta solitaria quella della ministra Borne, che viene affiancata e sostenuta anche dal ministro della salute Francois Braun, il quale ribadisce un concetto fondamentale: le sigarette usa e getta inquinano l’ambiente e rappresentano un grave danno ecologico e salutare.
E in Italia?
Nel nostro paese l’allarme fumo non sembra essere così gravoso come in Francia, anche se all’inizio del 2023 anche Giorgia Meloni aveva parlato di un maggiore controllo sul consumo del fumo, aumentando i prezzi e vietando il fumo all’aperto. Erano queste le due proposte di cui si parlava, ma di chiacchiere si è trattato.
A contrastare la linea dura contro il fumo è intervenuto poi Matteo Salvini, il quale ha affermato nel mese di marzo che “le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso 4 anni fa, il divieto di fumarle all’aperto appare esagerato. Voi che dite?”.
La questione lascia un ampio spazio di riflessione, e non poche polemiche circa la necessità di rendere il fumo meno accessibile, soprattutto ai giovani, ma all’atto pratico il governo non si è ancora espresso in maniera netta e precisa. Nello specifico, non ha ancora fatto menzione delle sigarette elettroniche usa e getta, che in Francia sono invece oggetto di un divieto assoluto.