Non rispettare le scadenze è un guaio con cui non si vorrebbe mai fare i conti. L’agenda delle spese 2025 ha tanti eventi, e perderne qualcuno, non è poi così impossibile.
Il calendario delle spese del 2025 ha così tanti pagamenti da essere un’agenda fitta, così tanto che perdere qualche conto può essere frutto di una svista. È bene fare un piccolo riassunto di ciò che sarà, in modo da mettere da parte anche tutte le risorse che servono. Si vive in un contesto in cui il livello dei prezzi è in continuo aumento, quindi il fatto di aver poco risparmio è un guaio con cui il cittadino medio deve fare i conti se l’inflazione continua e non si risolve parte del problema della precarietà.
L’anno in corso non è nemmeno terminato, e già si parla di pagamenti in arrivo. L‘agenda delle spese del 2025 è abbastanza fitta, e di certo bisogna adempiervi se non si vuole entrare nel girone dantesco dei trasgressori. Al giorno d’oggi non è così facile far fronte al fabbisogno quotidiano. Mancano risorse e possibilità di concretizzare una propria forma d’indipendenza economica. Non si desidera vivere nel lusso, ma almeno poter avere dalla propria gli strumenti per la quotidianità.
Se si vogliono evitare sanzioni bisogna appuntarsi le date di bollette, scadenze fiscali e doveri amministrativi imprescindibili. Ovviamente si tratta di tributi tra loro differenti, non sono tutti uguali o con lo stesso ammontare. Per cui capire le tempistiche permette di organizzarsi meglio.
È preferibile sapere prima e in tempo cosa è necessario pagare subito, e cosa invece può esser posticipato. Per questo i cittadini devono fare fronte a una situazione in cui lo stato d’allerta non può venire meno. Tra prelievi, sanzioni e doveri ai quali adempiere, perdere una grossa fetta di risparmio è un incubo al giorno d’oggi. Quali sono i pagamenti dell’agenda delle spese 2025?
I primi versamenti da fare sono a favore delle scadenze fiscali e tributi locali abbastanza noti. Si parla di IMU e TARI. La prima tassa deve essere versata da proprietari di immobili diversi dalla prima casa. È divisa in due rate, una di giugno e una di dicembre. La seconda cambia in base al Comune di residenza. Per cui è necessario verificare sul sito di riferimento le date specifiche per evitare ammanchi che causano sanzioni da ritardi!
Impossibile dimenticare bollette e canoni, cioè le utenze domestiche. Acqua, luce, gas e Canone Rai. Quest’ultimo non deve essere versato per la seconda casa, poiché è legata alla prima. Potrebbe considerarsi questo un piccolo sollievo per chi ha più immobili, dato che evita un’erogazione doppia per la stessa famiglia. Se ci sono dubbi in merito, il sito ufficiale dell’ADE informa su tutto, e rivolgersi al proprio commercialista potrebbe essere l’altra mossa che aiuta a gestire questi pagamenti.
Ancora non si possono dimenticare le scadenze del 730 da cui conseguono le detrazioni fiscali. Nel 2025 si parla di settembre, ma aver già tutto pronto a primavera, potrebbe essere la scelta migliore così da avere la documentazione in regola. Non si possono dimenticare poi le ristrutturazioni e tutte le operazioni di manutenzione dedicate all’efficacia energetica, o lo stesso bonus mobili previsto per chi ha effettuato interventi nel 2024.
Infine, ci sono l’assicurazione per l’auto e la sua revisione, pagamenti che variano in base all’anno di immatricolazione, e quelli per chi ha figli a scuola, come la mensa e le attività extra-curricolari. Ovviamente, pianificare in anticipo stilando il calendario in questione, può aiutare ad evitare ammanchi e problematiche di natura economica. Le stesse comunicazioni ufficiali sono aggiornamenti da non sottovalutare.