Se uno zio muore ed ha contratto dei debiti nella sua vita, essi ricadono sui nipoti? Andiamo a vedere cosa dice la legge, dal momento che si tratta di un qualcosa che richiede una conoscenza approfondita.
Come è noto, a proposito di eredità c’è sempre una grande incertezza e c’è tanto da conoscere. Non si può, da questo punto di vista, lasciare nulla al caso come si suole dire, visto che basta un semplice dettaglio per cambiare completamente gli scenari che si aprono. In tal senso, non è detto che una eredità rappresenti di per sé sempre una bella notizia. Le cose, infatti, cambiano e non poco nel caso in cui la persona che viene a mancare ha contratto nel corso della sua vita dei debiti.

Nel caso sul quale noi andiamo a puntare i riflettori è lo zio ad avere dei debiti. Come si comporta, in questo caso specifico, l’Agenzia delle Entrate? Si rifa, per rientrare da questa cifra, direttamente sui nipoti? Andiamo a vedere cosa dice la legge a riguardo, dal momento che anche laddove manca un testamento ci sono dei paletti ben precisi da tenere in considerazione e che non si possono non tenere in considerazione.
Agenzia delle Entrate: tutta la verità sui debiti di uno zio
La prima cosa da dire è che l’eredità viene sempre divisa seguendo delle quote di legittima. E chiaramente i primi a beneficiarne sono la moglie in via esclusiva se non ci sono figli ed il coniuge con la prole nel caso in cui quest’ultima ci sia. Immaginiamo, però, uno zio che venga a mancare senza figli e senza essere mai stato sposato (o magari è divorziato). L’eredità viene assegnata quindi ai genitori ed ai fratelli. Ebbene, ma che cosa succede nel momento in cui anche questi ultimi sono venuti a mancare prima del de cuius?

Ebbene, in tal caso, secondo il principio di “rappresentazione“, i nipoti subentrano nella posizione dei loro genitori e quindi possono finire per essere coinvolti nel discorso relativo ai debiti contratti dallo zio. Questo avviene anche nel momento in cui i loro genitori hanno rinunciato all’eredità. Chiaramente l’opzione di rinuncia all’eredità è possibile anche per gli stessi nipoti, che in questo modo possono tirarsi fuori da una situazione sicuramente scomoda.
Quando una persona chiamata all’eredità rinuncia ad essa, infatti, non risponde dei debiti del defunto. In alternativa, esiste l’accettazione con beneficio di inventario. In questo caso specifico, infatti, gli eredi rispondono dei debiti del defunto entro i limiti di quanto ricevuto in successione. Ed è una opzione da tenere in considerazione.