Agevolazione contributi badante: grazie al nuovo PNRR non si versano più, ma solo se rientri tra i beneficiari del Bonus.
Lo Stato ha deciso di lanciare un Bonus a favore del lavoro di badante, per incentivarlo nella sua forma regolare ed evitare il lavoro in nero. La soluzione sta nell’evitare ai datori di lavoro di versare i contributi per la badante, ecco come funziona.
Agevolazione contributi badante
Nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro cui fa riferimento la figura di badante sono elencati i diritti e i doveri sia del dipendente che del datore di lavoro. Tra tutte le linee guida, ci sono anche quelle inerenti lo stipendio e i contributi, poichè al datore di lavoro è richiesto di pagare, oltre al semplice stipendio, anche i contributi previdenziali del dipendente, le spese per il consulente che redige le buste paga e i contratti e vitto e alloggio al badante nel caso in cui conviva con la persona che assiste.
Va da sè che quindi i costi per un datore di lavoro possono essere parecchio elevati, e, considerando che spesso i datori di lavoro dei/delle badanti sono gli stessi anziani, questo scoraggia dal sottoscrivere un contratto regolare. Ecco perchè lo Stato ha deciso di intervenire a tal riguardo tramite il PNRR, lanciando un bonus specifico per il lavoro di badante, che permette ai datori di lavoro di non versare più i contributi, e allo stesso tempo incentiva l’abbandono del lavoro nero in questo campo di occupazione.
Come funziona il bonus
Questo bonus consiste in una decontribuzione totale, per cui i beneficiari non verseranno alcun contributo per la propria badante. Chi potrà godere di questa agevolazione sono gli anziani con più di 80 anni di età che non sono autosufficienti, a condizione che il contratto non sia ancora stato stipulato (questo è per incentivare le nuove assunzioni), oppure che il contratto in essere sia un tempo determinato da mutare in indeterminato.
Inoltre, visto che il bonus è volto ad aiutare gli anziani in difficoltà, un requisito importante è anche quello inerente il reddito: l’ISEE deve essere inferiore a 6.000 euro annui, e deve essere quello “Socio Sanitario”. Infine, si può utilizzare il bonus per un massimo di 24 mesi. Con ogni probabilità la data di attivazione di questa agevolazione sarà il 1 aprile 2024, ma per la conferma definitiva bisogna ancora attendere la comunicazione ufficiale del Governo.
Questa misura aiuterà tanti anziani che hanno bisogno di assistenza ma per motivi economici faticano ad averla in maniera regolare. Allo stesso modo, contribuirà ad una maggiore regolarizzazione della figura di badante, portando i lavoratori di questo settore ad avere un contratto stabile e non più a lavorare a nero.