Il virus Dengue si sta diffondendo e il picco in Italia è alle porte. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul contagio.
Sara Epis, professore associato di Parassitologia e Malattie parassitarie presso il Dipartimento di Bioscienze dell’Università statale di Milano dice che il picco di casi di Dengue in Italia è previsto “proprio adesso”.
La Dengue
Più comunemente nota come “febbre rompiossa”, la Dengue è una malattia virale acuta trasmessa all’uomo dalle zanzare Aedes infette. Diffusasi in tutte le zone tropicali del mondo, questa malattia d’importazione non è da sottovalutare, soprattutto perchè l’Italia, per il suo clima, si presta bene alla sua diffusione.
Ogni anno ci sono numerosi casi di dengue in Italia, dovuti a persone che si recano nei Paesi endemici, si infettano e fanno ritorno in patria, e quest’anno questi casi “standard” sono stati accompagnati da casi autoctoni. Questo è stato possibile a causa di alcune zanzare che ormai nel nostro Paese sono molto diffuse, che costituiscono dei vettori “competenti”, ossia idonei al contagio.
Le zanzare in Italia
Anche se in Italia abbiamo la zanzara tigre Aedes Albopictus però, è bene evitare allarmismi. Questa specie è presente in Italia dagli anni ‘90 ed è diventata quasi autoctona e, seppur sia un conduttore della Dengue, è un vettore secondario. Il vettore primario è la specie di zanzara tigre Aedes aegypti, che in Italia non è presente.
Nonostante questo, Sara Epis fa sapere comunque che la Regione Lombardia sta monitorando e controllando le zanzare nei luoghi di maggior diffusione dei contagi.
Il tempo di sviluppo del virus nell’uomo segue delle fasi ben precise, che iniziano solitamente con il recarsi della persona in un Paese endemico, il suo essere punto da una zanzara infetta, il suo rientro in Italia e lo sviluppo del virus vero e proprio.
Il picco di contagi e le misure di contenimento
Il picco è previsto in questi giorni, senza, ripetiamo, creare allarmismi. Non ci si aspetta grandi escalation, ma anzi i casi andranno diminuendo grazie all’arrivo imminente dell’autunno. Attualmente i casi più numerosi sono in provincia di Lodi, dove la situazione rimane comunque sotto controllo e “secondo i tempi previsti”.
Quando vengono segnalati dei casi è prevista una disinfestazione nel raggio di 200 metri, da effettuare nelle 24 ore successive alla dichiarazione del caso. Gli adulticidi eliminano gli elementi adulti di zanzare potenzialmente infette, e successivamente agli interventi, vengono effettuate ricerche ed eliminazioni dei focolai di larve sia nelle abitazioni private che nei luoghi pubblici.
Ad ogni modo, per prevenire il contagio è importante utilizzare repellenti, vestiti adeguati, zanzariere e tende, e controllare di non avere vasi con acqua stagnante o zone particolarmente umide e “paludose” in casa, dove le zanzare potrebbero proliferare.