Un allarme è stato lanciato a causa della presenza di una “marea gialla” nelle acque, un fenomeno che sta minacciando la sicurezza di questa zona marina.
Cape Cod, situata nel New England, Massachusets, a breve distanza da Boston, è una graziosa penisola che ha sempre tratto ispirazione dalla bellezza del suo mare, dei suoi corsi d’acqua e dalla pesca. Questa caratteristica la rende un’affascinante meta turistica, frequentata da numerosi visitatori che esplorano villaggi pittoreschi, antichi fari e angoli di natura incontaminata. Tuttavia, negli ultimi tempi, la penisola è stata colpita da un problema ambientale serio: una “marea gialla” ha invaso Cape Cod, richiedendo un intervento urgente.
Allarme “marea gialla”
I segnali di allarme includono “cattivi odori”, morte di pesci e la proliferazione di grandi quantità di alghe che si attaccano a ogni cosa, comprese le imbarcazioni. Javier Lloret, uno scienziato ricercatore presso il Marine Biological Laboratory di Cape Cod, ha descritto su Scientific American una situazione preoccupante in questa piccola ma affascinante penisola, divenuta una destinazione ambita per turisti, appassionati di pesca e chi cerca un cambiamento nella vita.
Con circa 230.000 residenti permanenti e 4 milioni di turisti nel 2022, Cape Cod ha goduto di notevoli entrate economiche, ma il crescente afflusso di visitatori e residenti ha portato a un inquinamento diffuso nell’intera area, minacciando la distruzione permanente di spiagge ed estuari.
Il problema principale si manifesta durante l’estate, quando gli insediamenti costieri aumentano e le spiagge diventano teatro di una “marea gialla” che invade le acque circostanti, costringendo le autorità a chiudere alcune spiagge e attrazioni.
Qual è la causa?
La causa di questa “marea gialla” è stata identificata da Lloret, che ha spiegato che è dovuta a eccessive quantità di azoto accumulate nelle acque reflue della zona. I sistemi sotterranei non riescono a gestire questo elevato apporto di azoto, provocando una crescita incontrollata delle alghe e conferendo alle acque un colore verde invece della loro trasparenza originaria.
L’azoto, naturalmente presente nell’ambiente, diventa problematico quando è presente in eccesso nelle acque salate, causando una crescita eccessiva di alghe che ostacolano la luce alle piante sottomarine e consumano l’ossigeno essenziale per la vita marina. Contrariamente ad altre regioni, l’azoto a Cape Cod non proviene da fertilizzanti agricoli o feci di pollo, ma principalmente dall’urina umana, rappresentando il 90-95% dell’azoto nei corsi d’acqua.
Il problema è aggravato dal fatto che Cape Cod si basa su uno strato di sabbia estremamente porosa, consentendo alle acque superficiali di infiltrarsi rapidamente nelle falde sotterranee e raggiungere le coste e le spiagge. Questo non è stato un problema fino a quando la popolazione non ha raggiunto dimensioni considerevoli senza adeguamenti nei sistemi fognari. Ora, un intervento urgente è necessario.