Allarme tsunami devastante: è in arrivo una terribile onda nelle Filippine, e si parla già di catastrofe preannunciata. Ecco cosa sta succedendo.
A dare l’allarme del devastante tsunami sono proprio le autorità filippine, che lanciano l’allerta e prevedono effetti catastrofici. La decisione a seguito di un terremoto.
Il territorio giapponese e filippino è frequentemente soggetto a terremoti e tsunami, di varie intensità, ma quando anche le autorità arrivano a lanciare un allarme, la situazione è davvero grave. Le autorità filippine infatti, a seguito di un potente terremoto che nella giornata di sabato 2 dicembre ha colpito il sud del paese, hanno deciso di allertare la popolazione. La raccomandazione, per i cittadini che vivono nelle zone costiere, è quella di abbandonare le proprie abitazioni e cercare rifugio nell’entroterra nel minor tempo possibile, visto che lo tsunami potrebbe arrivare da un momento all’altro.
Le parole con cui l’allerta è stato lanciato sono tutto fuorchè rassicuranti, e proprio dal carattere urgente e perentorio si capisce che la situazione è davvero preoccupante e potrebbe precipitare imminentemente: “si prevede uno tsunami distruttivo con onde di altezza pericolosa per la vita”. La raccomandazione di fuggire nell’entroterra riguarda sia gli abitanti delle Filippine, che di Palau e della Malesia.
A diramare l’allerta è stato l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia su X, a seguito del terribile terremoto che ha colpito l’isola di Mindanao e che è stato registrato ad una magnitudo di 7,6.
Il terremoto che ha colpito l’isola di Mindanao è avvenuto alle 22.37 di sabato 2 dicembre ad una profondità di 32 chilometri, e a riportare la notizia a livello internazionale è stato il centro sismologico statunitense Usgs. Fortunatamente il sisma non sembra aver causato danni a cose o persone, ma la sua intensità è stata tale da far temere per un possibile tsunami conseguente. Nello specifico, sebbene l’allerta generale coinvolga sia le Filippine, che Palau e Malesia, un’agenzia governativa filippina ha informato i residenti di Surigao del Sur e Davao di evacuare immediatamente le zone.
Queste sono due province sulla costa orientale dell’isola di Mindanao, dove il sisma è stato avvertito con la maggiore intensità, e le zone costiere sono quelle più a rischio di rimanere vittime di un eventuale tsunami. Sebbene si tratti di una zona diversa, la distanza con l’Oceano Indiano, dove si è verificato lo tsunami del 2004 non è poi così tanta, e la memoria corre irreparabilmente a quel catastrofico evento, e la paura è tanta.
Il 26 dicembre del 2004 è un giorno che tutto il mondo ricorda con terrore, essendo la data in cui un tremendo maremoto nell’Oceano Indiano e nella placca indo-asiatica ha devastato il territorio circostante. Questo è stato definito come “uno dei più catastrofici disastri naturali dell’epoca contemporanea” e la paura che possa ripetersi, anche in minima parte, è davvero alle stelle. All’epoca lo tsunami ha causato 230.210 morti, per cui l’allerta delle autorità filippine deve essere assolutamente presa sul serio dalla popolazione, sperando che si tramuti in un nulla di fatto.