La Vespa velutina ha suscitato l'”allerta massima” per gli agronomi di Roma, allerta lanciato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali (Odaf) della Provincia di Roma.
Questo insetto alieno sta attualmente diffondendosi in Italia, e le sue conseguenze potrebbero essere devastanti non solo per il settore dell’apicoltura nazionale ma anche per la sopravvivenza delle api.
Il Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Roma, Flavio Pezzoli, spiega che la Vespa velutina è da considerarsi un insetto molto pericoloso. La sua diffusione nel nostro territorio è in costante aumento, e sta progredendo verso il Sud.
La diffusione della vespa velutina in Italia
La Vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico o calabrone dalle zampe gialle, è stata involontariamente introdotta nel sud della Francia nel 2005, e da lì si è diffusa in diverse nazioni europee, tra cui Spagna e Italia. In Italia, gli avvistamenti di questo pericoloso insetto alieno sono aumentati significativamente tra il 2021 e il 2022, soprattutto nelle regioni di Liguria, Emilia Romagna e Toscana, preoccupando gli esperti e i produttori di miele.
Questo grosso calabrone, che misura in media 3 centimetri, ha le sue origini nel sud-est asiatico ed è un predatore estremamente efficace. Il problema principale è che la Vespa velutina si nutre principalmente di api, le quali sono fondamentali per la riproduzione di oltre 130.000 specie di piante.
Il successo predatorio di questo calabrone asiatico costituisce una grave minaccia per la biodiversità locale. Si stima che la Vespa velutina sia responsabile da sola della perdita di oltre il 50% degli alveari francesi, e anche in Liguria, le arnie hanno subito gravi danni a causa delle sue incursioni.
L’allarme degli agronomi
Flavio Pezzoli afferma che questo insetto mette a repentaglio non solo il settore dell’apicoltura nazionale e la produzione di miele, ma soprattutto le api stesse, che sono insetti pronubi fondamentali per l’impollinazione delle piante coltivate e selvatiche.
È quindi di vitale importanza segnalare la presenza di questo insetto in zone in cui non è stato precedentemente avvistato. Gli ultimi avvistamenti con la presenza di enormi nidi risalgono a metà settembre 2023, quando sono stati segnalati in provincia di Piacenza e Genova. Pezzoli sottolinea che stanno monitorando attentamente la situazione anche nel territorio di Roma, dove fortunatamente non è ancora stata avvistata, ma la Regione Lazio ha già attivato i suoi sistemi di allerta e mantiene un’attenzione costante su questo problema.
Vespa velutina, come riconoscerla
Flavio Pezzoli spiega che è distinguibile per il suo corpo nero, con una larga fascia gialla o arancione sulla parte terminale dell’addome e una stretta linea gialla sul primo segmento addominale. Le zampe sono nere con la parte terminale gialla, e la testa appare gialla o arancione quando vista frontalmente, ma nera quando vista dall’alto. La Vespa velutina è leggermente più grande dei calabroni comuni.
Gli esperti invitano tutti i cittadini e gli agricoltori che dovessero avvistare la Vespa velutina in zone in cui non è stata precedentemente segnalata a segnalare immediatamente la presenza dell’insetto al sistema fitosanitario regionale competente, affinché le istituzioni possano intervenire per contenere la diffusione dell’insetto.
Da qualche mese, è disponibile uno strumento semplice per segnalare la presenza del calabrone killer: l’App “Stop Velutina“. Con l’app per smartphone, è possibile effettuare segnalazioni geolocalizzate di adulti e nidi di Vespa velutina. Inoltre, l’app fornisce informazioni dettagliate sulla biologia e sull’aspetto della Vespa velutina, e su come riconoscere un suo nido.