Arretrati condominio: ecco cosa potrà fare ora l’amministratore per legge

Qual è il compito dell’amministratore quando un inquilino del ‘suo’ palazzo non paga il condominio? Cosa prevede la normativa in vigore.

Nella vita amministrativa e pratica di un condominio un ruolo centrale lo possiede l’amministratore. La persona che, incaricata dall’assemblea, gestisce le faccende e le questioni inerenti gli spazi comuni del condominio stesso. Quindi le attività dalla manutenzione dell’ascensore al pagamento delle forniture delle utenze come acqua o energia elettrica sono sotto la diretta responsabilità dell’amministratore.

palazzo
Arretrati condominio: ecco cosa potrà fare ora l’amministratore per legge – adriatico24ore.it

Uno dei compiti principali di questa figura è la raccolta delle quote condominiali necessarie per affrontare tutte le spese a carico del condominio. Si tratta di una questione molto delicata non solo per le somme ingenti che deve gestire, ma anche per le situazioni che si determinano nel condominio. Non è affatto raro che ci siano condomini morosi e che le quote arretrate siano notevoli. Cosa succede in casi simili?

Arretrati condominiali, quali procedure deve seguire l’amministratore

Diciamo immediatamente che in caso di somme arretrati, l’amministratore ha dei precisi obblighi di legge e non può perdere troppo tempo per agire nei confronti di degli inquilini morosi. Per la legge, il Codice civile per la precisione, l’amministratore è tenuto ad agire per il recupero forzato dei crediti entro sei mesi dalla chiusura del bilancio, del quale il credito fa parte.

Per operare in questo senso, l’amministratore può richiedere al tribunale un decreto ingiuntivo di pagamento all’inquilino moroso. Quest’ultimo ha 40 giorni di tempo per opporsi, iniziando un vero e proprio processo. In caso contrario, qualora il debitore non si opponga e non saldi il dovuto, il decreto ingiuntivo può dare inizio al recupero coattivo del credito con il pignoramento.

monete in colonna, uomo che scrive in secondo piano
Arretrati condominiali, quali procedure deve seguire l’amministratore – driatico24ore.it

Il decreto ingiuntivo infatti è un atto esecutivo e i pignoramenti possono partire anche se in corso una procedura di opposizione. Per richiedere il decreto ingiuntivo l’amministratore non deve richiedere il consenso dell’assemblea e inoltre può decidere di escludere il debitore dal godimento dei servizi connessi agli spazi comuni, per esempio di utilizzo del lavatoio comune.

In più l’amministratore può fornire i dati dei condomini, che con la loro morosità impediscono il pagamento, ai creditori che lo richiedano. Da ricordare che i creditori non possono agire contro i condomini in regola con i pagamenti, se non dopo la riscossione coattiva del credito nei confronti degli inquilini morosi.

Quindi l’amministratore alla luce di quanto detto, ha un ruolo importante avviando in maniera obbligatoria le procedure di recupero coattivo delle rate condominiali arretrate, che possono condurre al pignoramento dei beni del debitore.

Gestione cookie