A gennaio arriva l’inverno artico, ma prima ci sarà il ciclone dell’Epifania. Ecco cosa ci attende nel primo mese del 2024.
Le previsioni meteo sono chiarissime per i prossimi giorni: andremo incontro a un ciclone e a una sciabolata artica. Ecco tutte le previsioni a partire da venerdì 5 gennaio.
Le feste natalizie sono state caratterizzate da temperature miti e un meteo altalenante con qualche rovescio sparso e un timido sole che saltuariamente ha fatto capolino. La situazione però peggiorerà nei prossimi giorni, e gennaio non sarà un mese meteorologicamente favorevole. A parlare di un Ciclone dell’Epifania è il Centro Meteo Europeo ECMWF, i cui ultimi aggiornamenti non lasciano spazio a dubbi. A partire dalla giornata di venerdì 5 gennaio un ciclone si abbatterà sulla nostra Penisola, portando con sé piogge importanti e a tratti violente.
Ad avvertire i primi peggioramenti saranno le regioni centrali e settentrionali, e nello specifico nel Nord-Est e sulla Toscana sono previste piogge diffuse. Nel giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, la perturbazione si sposterà più a Sud e sulle Isole Maggiori, dove i temporali saranno improvvisi e intensi, specialmente sul versante tirrenico.
Dopo il ciclone della Befana, il mese di gennaio continua a presentare maltempo, e a causa di una risalita dell’Anticiclone delle Azzorre, che si sposterà verso l’Islanda attraversando il nostro Paese, il rientro a scuola dell’8 gennaio sarà caratterizzato dalla cosiddetta “sciabolata artica”, che farà scendere vertiginosamente le temperature delle colonnine di mercurio, arrivando al di sotto delle medie stagionali anche di 7 o 8 gradi.
Prepariamoci quindi a ritirare fuori sciarpe, cappelli e ombrelli, perchè a gennaio il meteo sarà particolarmente sfidante, sia dal punto di vista delle temperature che della stabilità. Questi continui e repentini cambiamenti climatici sono sicuramente anomali e preoccupanti, ma non stupiscono, visto il meteo particolare avuto finora. Prima l’ottobrata romana che è diventata italiana, poi un timido autunno e un Natale caldissimo: il freddo prima o poi doveva arrivare.
Il fatto che l’Italia subisca così violentemente il cambiamento climatico è dovuto al fatto che la nostra conformazione geologica e quella del bacino del Mediterraneo, accelerano notevolmente il cambiamento. Questo studio, recentemente condotto da tre ricercatori italiani, ha portato alla luce il fatto che nel Mediterraneo il riscaldamento globale e il clima che muta sono più estremi e rapidi proprio a causa della conformazione fisica del territorio.
A rendere il tutto ancora più complicato poi, c’è quella che i ricercatori hanno definito come “l’azione combinata delle variazioni della Terra solida e dell’oceanografia”, che sono guidate da processi geofisici e climatici. Una situazione non facile quindi, ma cui sicuramente si dovrà far fronte. Prepariamoci quindi ad andare incontro a un inizio dell’anno movimentato dal punto di vista meteorologico.