Aspartame, l’Oms lo inserisce tra le sostanze “possibilmente cancerogene” ma non propone di ridurlo

Il dubbio si è sempre avuto, ma adesso arriva la conferma dell’OMS: l’aspramente è tra le sostanza “possibilmente cancerogene”.

E’ da moltissimo tempo che l’aspartame è al centro di dibattiti sulla salute. Fa bene, fa male, è cancerogeno? Ci pensa l’OMS a dare finalmente dei chiarimenti, anche se non sono del tutto chiari: vediamo cosa hanno detto in merito.

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L’aspartame è cancerogeno? Adriatico24ore.it

L’Organizzazione mondiale della sanità ha finalmente chiarito qualcosa che da tempo non era chiarissimo sull’aspartame. Fa male? E’ cancerogeno? Insomma non lo si sapeva con certezza. Fatto sta che il dolcificante artificiale, comunemente utilizzato sia nelle bevande che nel caffè, è stato inserito nella categoria di Gruppo 2B ovvero delle sostanze “possibilmente cancerogene”. Ecco cosa sta accadendo.

Aspartame, l’OMS è chiara: inserito nel gruppo delle sostanze “possibilmente cancerogene”, ma come mai non è stato limitato? La risposta

Secondo l’OMS dunque l’aspartame è possibilmente cancerogeno per l’uomo. L’ha classificato come dolcificante artificiale che può avere un rischio per la salute dell’essere umano. La raccomandazione però è chiara: il livello di assunzione giornaliera è “accettabile”. Quindi nonostante questa assegnazione di categoria, i dubbi restano e i consumatori continueranno a chiedersi se fa male davvero o no consumarlo! Sicuramente, nel dubbio, sarebbe meglio evitarne l’abuso. Ad esempio nel caffè potrebbe non essere inserito optando per la bevanda amara.

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L’Oms lo inserisce tra le sostanze “possibilmente cancerogene”-Adriatico24ore.it

L’OMS ha preso la decisione dopo che L’Iarc, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha effettuato la valutazione sulla cancerogeni dell’aspartame. All’interno del gruppo 2B, possibili cancerogeni, non c’è solo questa sostanza, ma ci sono anche l’estratto di aloe vera e l’acido caffeico presente nel tè e nel caffè. In generale quindi non bisognerebbe preoccuparsi per la pericolosità delle sostanze inserite all’interno di questo gruppo.

Valutando i rischi nell’assunzione di aspartame è stato concluso che non c’è motivo di modificare la dose giornaliera consigliata ovvero da zero a 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Considerando i prodotti che lo contengono quindi in una lattina di bibita senza zucchero ce ne sono 200 o 300 mg. Un adulto che pesa attorno ai 70 kg dovrebbe arrivare a consumare tra le 9 e le 14 lattine al giorno di bevanda senza zucchero per superare questo limite. Per questo motivo non sarà eliminato l’aspartame dalle bevande e non si consiglia nemmeno di cambiare la dose giornaliera rispetto a quella già consigliata nel 1981. Francesco Branca, direttore della nutrizione e della sicurezza alimentare dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato che l’unica cosa che suggeriscono è la moderazione. 

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