Assegno di inclusione under 60, ecco le eccezioni alla regola che permettono di ottenerlo anche se hai meno di 60 anni.
Stando ai parametri di concessione dell’Assegno di inclusione, questo non viene riconosciuto ai cittadini tra i 18 e i 60 anni di età, ma questa regola non vale per tutti. Ecco i casi in cui puoi ricevere l’Assegno di inclusione anche se hai meno di 60 anni e più di 18.
L’Assegno di inclusione ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza e, nel farlo, ha anche rivisto i parametri di concessione. Innanzitutto si tratta di un calcolo diverso rispetto a quello precedente, che non solo accoglie una platea diversa di beneficiari, ma rimodula anche le percentuali di calcolo. I requisiti per ricevere l’Assegno di inclusione sono: avere meno di 18 anni o più di 60 anni di età, essere invalidi almeno al 67% oppure essere presi in carico dai servizi sanitari e sociali.
Questo vuol dire che a prendere il sussidio sono tutte le famiglie che nel proprio nucleo contano almeno un componente che rientri in uno dei parametri sopracitati. Quindi, non è necessario che a presentare la domanda di sussidio sia unicamente chi rientra nei requisiti di cui sopra, ma la richiesta può essere fatta anche da un soggetto che non vi rientra, ma che ha nella propria famiglia qualcuno che invece soddisfi almeno uno dei requisiti richiesti.
Successivamente alla ricezione della domanda, l’INPS calcola l’importo da corrispondere in base ai soggetti della famiglia che hanno le caratteristiche indicate sopra, e unicamente in base a loro.
Quindi un soggetto che non rientra nei parametri richiesti non prenderà l’Assegno di inclusione anche se può presentare la domanda per il proprio nucleo familiare. Ci sono però delle eccezioni che permettono di ricevere il sussidio anche sotto i 60 anni di età e senza il 67% di invalidità. Per esempio, rientrano nel raggio d’azione della misura le donne vittime di violenza o affette da patologie legate al gioco d’azzardo, o a sostanze come farmaci, droghe o alcol. Non solo però, infatti anche gli invalidi dal 47% in poi possono prendere il sussidio.
Quello che questi soggetti devono soddisfare infatti è il requisito di essere presi in cura dai servizi sanitari regionali o dai servizi sociali comunali. Per ottenere l’Assegno di inclusione devono chiedere ai responsabili delle Amministrazioni delle strutture che li hanno in cura o in assistenza, di comunicare all’INPS gli estremi della presa in carico. In assenza di questa conferma, l’INPS non riconosce i soggetti come “svantaggiati” e non eroga il sussidio, considerandoli attivabili al lavoro e al di fuori del perimetro di erogazione dell’Assegno di inclusione.