In Italia il prezzo dell’assicurazione auto è in aumento, e in questa città il picco è massimo. Ecco dove costa di più rinnovare l’RC Auto.
A novembre 2023 il prezzo dell’RC Auto è salito del 7,8%, e in una città in particolare è arrivato a una cifra spaventosa. Ecco quanto pagheranno gli italiani l’assicurazione auto in base alla città di residenza.
Assicurazione auto in aumento
Durante tutto il 2023 il prezzo dell’assicurazione auto è aumentato gradualmente, fino ad arrivare al picco dei mesi di ottobre e novembre, in cui ha subito un rincaro rispettivamente del 7.9% e del 7.8% rispetto all’anno precedente. Parlando in modo più pratico, l’RC auto costa circa 31 euro più dello scorso anno, e sebbene non sia una cifra irrisoria quella di 391 euro (la media nazionale), rimane comunque più bassa del periodo precedente alla pandemia di Covid-19, quando mediamente l’RC Auto costava 403 euro.
La variazione di prezzo ha interessato tutte le città italiane, ma ce ne sono alcune dove il rincaro è stato maggiore: a Imperia si è registrato l’aumento più alto d’Italia, con un +12% rispetto a un anno fa. A seguire ci sono Terni, Lodi e Vercelli (+11%), ma per tutte queste città l’aumento percentuale non rappresenta comunque un esborso particolarmente esoso, visto che tutte si attestano al di sotto della media nazionale.
Sempre al di sotto della media nazionale ci sono Ascoli Piceno, Rieto e Latina, che hanno subito un aumento di premio del 4,6% e del 4,8%. Al contrario, Roma e Torino, che hanno subito un rincaro del 10%, hanno superato ufficialmente la soglia dei 400 euro per il premio assicurativo.
Le differenze di prezzo
Sebbene l’aumento abbia riguardato l’Italia intera, il prezzo dell’RC Auto varia da regione a regione, da provincia a provincia, e se a Enna l’assicurazione auto costa 275 euro, la città più cara in assoluto per il rinnovo dell’RC Auto è Prato, dove l’assicurazione auto costa ben 599 euro. La media nazionale si attesta a 391 euro, e dopo Enna, le città con i premi assicurativi più bassi sono Oristano (292 euro), Potenza (297 euro) e Pordenone (310 euro).
Tra le città più care invece ci sono Firenze (474 euro), Pistoia (487 euro), Caserta (501 euro), Napoli (560 euro) e Prato (599 euro).
A diffondere i dati di questa disparità provinciale è l’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che ha diramato i dati con un comunicato. Da questo si evince che ad essere aumentato non è solo il premio assicurativo, ma anche il suo differenziale, ossia la differenza di prezzo tra una provincia e l’altra. Nello specifico, il differenziale del premio è salito del 3,1%, e attualmente tra la città di Aosta e quella di Napoli ci sono ben 248 euro di differenza nel premio assicurativo, a scapito del capoluogo campano.
La protesta dei consumatori
Dopo rincari così evidenti, le associazioni dei consumatori si sono fatte sentire, protestando per quelli che definiscono “incrementi del tutto ingiustificati che non rispondono né ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, né a un aumento dell’incidentalità”. A dirlo è Assoutenti, che sta provando in ogni modo ad invertire questa tendenza di aumento dei prezzi, dando la colpa alle “troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo ai propri clienti clausole che fanno salire i prezzi”.
Anche il Codacons si è schierato contro il rincaro, definendolo “una stangata”, così come l’Unione nazionale dei consumatori, che lo ha definito “astronomico, abnorme e ingiustificato”.