Carne e pesce scaduti in un market di Ostia, dove 80 chili di prodotti sono stati confiscati. Multa salatissima per l’esercizio commerciale.
I controlli nel Lazio
Nell’ultimo fine settimana il litorale laziale è stato sottoposto ad un controllo a tappeto da parte della Polizia di Stato. I reparti della Mobile, della Prevenzione Crimini, le unità cinofile, la Polizia Locale di Roma Capitale e la Guardia di Finanza capitolina hanno effettuato una serie di controlli sulla qualità dei prodotti venduti sul litorale laziale e sugli abitanti stessi, oltre che sulle auto e sui passanti.
Questi controlli ad “alto impatto” hanno avuto luogo a Ostia nelle zone del lungomare, centro storico, quadrante di Ponente e Levante. Anche gli stabilimenti balneari del litorale non sono sfuggiti allo scanner della Polizia di Stato, che ha rilevato, purtroppo, non poche irregolarità.
Durante i controlli sono state ispezionate più di 220 autovetture e fatte 13 contravvenzioni per violazione del Codice della strada. Una vera e propria azione di scanning quella della Polizia di Stato, che non ha tralasciato di controllare nemmeno i passanti.
Sono state fermate 350 persone ed è stato arrestato un giovane di 16 anni in possesso di circa 1 chilo di droga varia (marijuana, hashish e cocaina) e che, in più, ha picchiato alcuni agenti. Gli agenti sono anche stati ostacolati nell’arresto da alcune persone del posto, che hanno assistito alla scena dalle proprie abitazioni e avrebbe cercato di agevolare la fuga del ragazzo lanciando oggetti contundenti contro lo forze dell’ordine, senza però avere buon esito.
In ambito alimentare sono state sottoposte a controlli 2 attività commerciali, e una delle due è caduta in fallo.
80 chili di cibo scaduto
Quello che fa parlare è il caso di un mini-market di Ostia, dove sono stati confiscati ben 80 chili di alimenti scaduti, tra carne e pesce. L’attività è stata multata per un importo pari a € 3.500 e il cibo è stato rimosso dalla vendita.
Sconcertante la scoperta fatta dalla Polizia di Stato: si trattava di alimenti di dubbia provenienza, alcuni addirittura senza alcuna indicazione a riguardo. Carne e pesce erano scaduti e andati a male o, nella migliore delle opzioni, di provenienza incerta.
Questo è un fatto che fa certamente preoccupare gli abitanti del litorale romano che si sono riforniti in questa attività fino ad oggi, e l’episodio crea il giusto presupposto per ricordare l’importanza di leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli.
Prestare attenzione alla data di scadenza, alla provenienza e alle certificazioni di cibi e bevande che ingeriamo è una questione della massima importanza per la nostra salute, ed è qualcosa che non dovrebbe mai essere tralasciato.