Ecco tutti i segreti per capire se il pollo è ancora buono per essere mangiato, che sia crudo, congelato, o cotto!
Consumare pollo avariato può essere molto pericoloso e portare ad un’intossicazione alimentare, quindi è molto importante saper riconoscere i segnali di freschezza. Vediamo insieme a cosa fare attenzione in caso di pollo crudo, congelato e cotto, e anche cosa guardare per valutare se il confezionamento è stato fatto in modo giusto.
Pollo crudo
Partiamo dal pollo crudo. Ecco cosa devi guardare per decidere se consumare o meno carne di pollo cruda:
- Cambiamenti nella colorazione: quando il pollo è in fase di deperimento il suo colore passa dal rosato al grigiastro e perde di intensità. Quando sul pollo compaiono piccoli punti giallognoli non ci sono dubbi: è meglio non consumarlo!
- L’odore della carne: quando l’odore del pollo è molto forte, acido o simile all’ammoniaca vuol dire che è andato a male, quindi l’unica cosa da fare è gettarlo nella spazzatura.
- La viscidità: il pollo è naturalmente leggermente viscido e scivoloso, ma se dopo averlo passato sotto l’acqua corrente questa sensazione permane, ci sono altissime probabilità che sia andato a male. Quando il pollo è appiccicoso si tratta di un pollo avariato.
Pollo congelato
Passiamo ora all’analisi del pollo congelato. E’ bene sapere infatti, che sebbene congelare il pollo ne “allunga la vita”, questa non dura comunque in eterno, quindi è consigliabile consumare il pollo congelato comunque non troppo tempo dopo averlo messo in freezer.
Anche in questo caso, i sintomi di un pollo andato a male sono abbastanza chiari:
- Presenza di ghiaccio: quando attorno alla carne lo strato di ghiaccio è molto spesso, significa che si tratta di un pollo andato a male. Le cause sono probabilmente un congelamento troppo rapido o scorretto.
- Bruciature da freddo: si manifestano con la presenza di ghiaccio bianco sulla carne del pollo. Queste macchie si trovano principalmente nelle parti del pollo che non sono protette da grasso. Visivamente, la zona è raggrinzita e ruvida per colpa della disidratazione. Le bruciature da freddo non sono dannose, ma riducono il sapore del pollo.
- Il colore: anche se più difficile rispetto al pollo crudo, è bene analizzare anche il colore del pollo congelato. Anche in questo caso, quando la tonalità del pollo è eccessivamente grigia o gialla, vuol dire che la carne non è più adatta ad essere consumata.
Pollo cotto
Arriviamo infine all’analisi del pollo cotto. Ecco cosa controllare per verificare se è ancora buono oppure no:
- L’odore della carne: nel caso del pollo cotto l’odore può essere alterato da spezie e condimenti vari, ma rimane il fatto che l’odore del pollo andato a male è comunque molto forte. Se il pollo odora di uovo marcio o di zolfo, è sicuramente andato a male!
- Il colore: anche per il pollo cotto, il colore è un segnale importantissimo. Il colore grigio è un chiaro sintomo di pollo avariato.
- La muffa: questo è sicuramente il segnale più evidente che il pollo non è più buono per essere consumato. Consiste in una peluria verde o nerastra, ed è indice di una decomposizione avanzata.
- Il gusto: quando sei indeciso, la miglior cosa è assaggiare un pezzetto di pollo. Analizza il sapore e se questo è acido o sgradevole, getta tutto nella spazzatura, anche il boccone che hai in bocca!
La confezione del pollo
La primissima analisi da fare per valutare se la carne di pollo è ancora buona o meno, avviene al supermercato, quando ci troviamo davanti alla vaschetta. Qui le cose da controllare sono semplici, ma non banali:
- La data di scadenza: usa questo dato per verificare se il pollo è di prima qualità o è vicino alla scadenza
- Lo stato di conservazione: controlla se il pollo che stai per acquistare è a contatto diretto con l’aria oppure no (nel primo caso è molto più facile che scada prima).
- Lo storico del pollo: cerca di capire dove e per quanto tempo è stato conservato il pollo. Se l’aspetto non ti sembra dei migliori, lascialo dov’è e passa alla confezione successiva!