Attenzione alle patatine vegetali che compri al supermercato: non sono così salutari come ci fanno pensare, ecco perchè.
Alcune patatine vegetali vendute nei supermercati non sono così salutari come si potrebbe credere: a rivelarlo è uno studio svizzero che al loro interno ha trovato diversi pesticidi. Ecco di cosa si tratta e quali patatine sarebbe meglio evitare.
Snack salutare
Negli ultimi anni hanno preso piede nei supermercati gli snack proteici e quelli salutari, tra cui spiccano le patatine vegetali, ossia realizzate con ceci, lenticchie, barbabietole o carote. Questi snack sono l’alternativa salutare alle patatine classiche, e infatti vengono vendute in quel reparto del supermercato dedicato ai prodotti per la dieta e per rimanere in forma. Come molte altre cose però, non è tutto oro quello che luccica, e uno studio della rivista svizzera K-Tipp si è concentrato sull’analisi di queste patatine per verificarne l’effettiva qualità.
Per il test sono state selezionate 11 patatine vegetali vendute in diversi supermercati e discount, e l’analisi di laboratorio che le ha viste protagoniste ha puntato il mirino su grassi, acrilammide, pesticidi e tossine di muffe. Successivamente, per confrontare i risultati ottenuti, le patatine vegetali sono state paragonate a quelle classiche alla paprika, che sono state sottoposte alle stesse analisi di laboratorio. Il risultato, per alcune patatine vegetali, è stato a dir poco sconcertante: se alcune patatine sono effettivamente più salutari e leggere di quelle classiche, altre nascondono contaminazioni pericolose.
Attenzione alle patatine vegetali
Lo studio svizzero ha dimostrato che la maggior parte delle patatine analizzate può effettivamente dirsi più leggera e meno ricca di grassi rispetto alle patatine classiche. Nello specifico, i risultati migliori li hanno ottenuti le patatine a base di fagioli, lenticchie e ceci dei marchi Snack Day e Layenberger (vendute da Lidl), che hanno meno di 15 grammi di grassi ogni 100 grammi di prodotto. Leggermente più grasse sono risultate le “Patatine Veg” di Tyrrells, con 35 grammi di grassi.
Parlando invece dei risultati più negativi, la cosa più preoccupante è la presenza, in alcune patatine vegetali, di acrilammide, una sostanza che nasce durante il riscaldamento degli amidi, e che aumenta il rischio di sviluppare il cancro, oltre ad essere potenzialmente pericolosa per il DNA. Questa sostanza è stata trovata in quasi tutti i prodotti testati, tranne che nelle “Eat Real Hummus Chips Tomato & Basil” e le sue varianti di gusto.
La criticità sta nel fatto che, se per le patatine classiche il limite di acrilammide è stato fissato a 750 microgrammi per chilo, non è ancora stato stabilito un limite per la sua presenza nelle patatine vegetali. Altro problema emerso dallo studio è la presenza di glifosato in 5 prodotti su 11, e di altri residui di pesticidi dannosi per l’ambiente. Il discorso non tocca l’Italia direttamente, ma da questo test emerge un monito per noi: è meglio controllare sempre cosa contengono le patatine vegetali, prima di acquistarle! L’alternativa casalinga può essere sicuramente più salutare e meno rischiosa.
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