Finalmente sono in arrivo buonissime notizie per una determinata platea di pensionati, che potranno beneficiare di una pensione più sostanziosa. Si stimano aumenti di importo compreso tra i 500 ed i 3800 euro.
Il governo Meloni è al lavoro per revisionare la riforma fiscale: i cambiamenti apportati alle aliquote Irpef potrebbero avere dirette conseguente sugli importi erogati dall’Inps ai pensionati. Con l’approvazione della delega fiscale saranno introdotte misure che prevedono revisioni dell’Irpef, deduzioni e detrazioni. In più, l’esecutivo ha deciso di anticipare il conguaglio delle perequazioni delle pensioni Inps al mese di novembre. Scopriamo a chi spettano i maxi aumenti degli importi pensionistici tra 500 e 3800 euro.
Aumento pensioni a partire dal mese di novembre
Gli assegni pensionistici erogati ad ottobre sono rimasti immutati, eccetto nei casi in cui il pensionato abbia ricevuto il rimborso 730/2023. A partire dal mese di novembre 2023 il governo Meloni è deciso di anticipare il conguaglio della rivalutazione monetaria delle pensioni. In altre parole, l’attuale esecutivo ha deciso di replicare lo stesso schema messo in atto dal governo Draghi.
Il tasso che sarà applicato sarà pari alla differenza tra la percentuale applicata (7,3 punti percentuali) e quella definitiva accertata dall’Istat (pari a 8,1 punti percentuali). Oltre all’applicazione del tasso pari a 0,8 punti percentuali già a partire dal cedolino del mese di novembre 2023, verrà applicato un tasso perequativo che dovrebbe essere pari a 5,4 punti percentuali, secondo le stime della Nota di Aggiornamento al DEF.
In arrivo maxi-aumenti delle pensioni con la revisione della riforma fiscale
Grazie alla revisione della riforma fiscale potrebbero arrivare dei maxi aumenti per gli assegni pensionistici Inps di importo compreso tra i 500 ed i 3800 euro. Dopo la riduzione delle aliquote Irpef da 5 a 4, il governo punta a ridurre le aliquote da 4 a 3. La revisione delle aliquote e degli scaglioni Irpef avrà un impatto determinante per chi percepisce redditi di importo superiore ai 15.000 euro e con importi maggiori di 1.100 euro.
La riduzione delle aliquote Irpef porterebbe all’applicazione del 23% per i redditi di importo inferiore ai 15mila euro, del 27% per i redditi di importo compreso tra i 15mila ed i 50mila euro e di 43 punti percentuali per i redditi superiori ai 50.000 euro. I pensionati che percepiscono un reddito di importo inferiore ai 15mila euro non vedranno alcuna modifica nel cedolino pensionistico. I pensionati che hanno un reddito di importo superiore ai 28.000 euro potrebbero assistere ad una riduzione degli importi. Coloro che hanno un reddito compreso tra i 28.000 euro ed i 50mila euro potrebbero ricevere un incremento degli importi. Inoltre, anche la revisione dei bonus e delle detrazioni fiscali potrebbero essere determinanti sugli importi degli assegni pensionistici Inps.