Nuovo problema per le auto elettriche, evidenziato da un’analisi sull’usura che rivela una situazione tutt’altro che rosea.
Il mantra “costano tanto e durano poco” potrebbe descrivere perfettamente la situazione che nessun produttore di veicoli elettrici vorrebbe vedere associato ai propri prodotti, ma i dati disponibili non mentono. Le attuali batterie agli ioni di litio, utilizzate in gran parte delle vetture elettriche, non sono immortali. Esse seguono la stessa logica delle batterie presenti negli smartphone: hanno una vita limitata nel tempo.
Tutte le batterie al litio presentano un catodo costituito da una miscela di vari metalli, un anodo di grafite poroso contenente ioni di litio e un elettrolita a base di sale di litio. Dopo un certo numero di cicli di ricarica o anni di utilizzo, queste batterie iniziano a perdere la propria efficacia. Nel caso delle auto, ci si aspetta una durata media di circa dieci anni, con un’aspettativa di vita compresa tra i 300.000 e i 450.000 chilometri, considerando un’autonomia media di 300 chilometri per ricarica.
È importante notare che le batterie perdono circa il 10% della loro capacità ogni 500 cicli di ricarica. Questo è uno dei motivi principali per cui il loro valore sul mercato dell’usato diminuisce rapidamente nel tempo. In futuro, potremmo assistere alla vendita di “scatole di automobili elettriche” che richiedono una sostituzione completa del pacco batteria. Il costo di una nuova batteria potrebbe raggiungere fino a 25.000 euro, soprattutto nel caso di marchi come Tesla.
Tutto ciò porta a una situazione in cui solo una piccola cerchia di sostenitori dell’ambiente e dell’innovazione può permettersi di acquistare un’auto elettrica.
Ma le cattive notizie non finiscono qui. Con l’aumento dell’uso di auto elettriche, emergono preoccupazioni sulla sicurezza. Uno studio condotto da J.D. Power negli Stati Uniti ha evidenziato un problema significativo: l’usura degli pneumatici. Rispetto alle auto tradizionali, le auto elettriche sembrano essere più pesanti, con conseguenze negative sull’usura degli pneumatici.
Un esempio lampante è la nuova FIAT 500 elettrica, che pesa circa 1.400 kg rispetto ai circa 900 kg di una 500 a motore tradizionale. Questo peso maggiore influisce negativamente su molti aspetti delle vetture elettriche. Secondo lo studio, i proprietari di auto elettriche hanno segnalato un maggiore numero di problemi rispetto ai proprietari di auto tradizionali, inclusi problemi legati alle funzioni di assistenza alla guida, all’esperienza di guida, agli interni e agli pneumatici.
In particolare, il 39% dei proprietari di auto elettriche ha dichiarato di aver sostituito gli pneumatici almeno una volta negli ultimi 12 mesi, rispetto al 20% dei proprietari di auto tradizionali. Questo è un ulteriore costo da affrontare per chi già ha fatto un investimento considerevole nell’acquisto di un’auto elettrica.