In cosa consiste la dieta reset? Ecco tutte le caratteristiche della dieta che varia in base al proprio biotipo, spiegate dagli esperti.
Mettersi a dieta dopo le vacanze di Natale è una sorta di abitudine sociale alla quale non scappa nessuno, ma quale dieta scegliere? Ogni persona è diversa, per cui la stessa dieta non può funzionare su tutti, ecco perchè si dovrebbe scegliere una dieta reset che si adatti al proprio biotipo. Vediamola insieme.
La dieta dopo Natale
Quando ci si vuole depurare dai bagordi delle feste, la prima cosa che si fa è mettersi a dieta, e si passa dal ridurre le porzioni dei pasti al seguire una dieta chetogenica o un total detox. L’errore non sta tanto nel cercare di mangiare meglio per stare bene, per tornare in forma e ritrovare l’equilibrio, quanto nel farlo senza cognizione di causa.
Partendo dal presupposto che ogni persona è diversa, che ognuno ha esigenze, necessità e stili di vita differenti, è impensabile presupporre che la stessa dieta possa funzionare su fisici diversi e con caratteristiche spesso anche opposte. Ecco perchè quando si decide di mettersi a dieta è bene farlo in modo coscienzioso. Innanzitutto bisognerebbe consultare un medico o un nutrizionista, per farsi indicare precisamente che tipo di dieta seguire, e poi abbinare l’alimentazione ad uno stile di vita sano che implichi anche un’attività fisica regolare.
La dieta reset e i biotipi
Proprio nell’ambito delle diete personalizzate, la dottoressa Serena Missori e il dottor Alessandro Galli, endocrinologa e diabetologa lei, e farmacista lui, hanno pubblicato un libro chiamato “La dieta dei biotipi”, in cui propongono la cosiddetta dieta reset in varie forme. Le diete reset sono specifiche e personalizzate in base ai diversi bisogni e necessità di ogni biotipo, e la loro caratteristica principale sta nella velocità e nella praticità.
Quello che i due esperti hanno messo nero su bianco sono diete alimentari specifiche, dotate di menù settimanale dettagliato. Per ogni biotipo è stata individuata la dieta reset più indicata, e in un periodo che va da una settimana a un massimo di due mesi, si può tornare in forma e ritrovare l’equilibrio. “Lo scopo della dieta reset è ridurre l’infiammazione cronica silente, ridurre gli effetti dello stress cronico, rimuovere le tossine, sbloccare il metabolismo inceppato” ma non solo, spiega Serena Missori.
La dieta infatti finirà con il curare il microbiota, rimuovere le tossine, permettere il dimagrimento, rigenerare le cellule e aumentare l’energia vitale e la forza. La particolarità delle diete reset è che variano in base alle esigenze specifiche. Per esempio c’è quella per ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno, che consiste nel reset surrenalico: prevede una prima fase in cui si prende peso, per poi farne seguire una seconda in cui il corpo impara a controllare la glicemia, a ridurre le scariche di adrenalina, a produrre meno cortisolo e a stoccare meno grasso bruciandone di più, perdendo quindi peso.
Oltre alla dieta alimentare, i due esperti danno anche consigli pratici da abbinare al cibo. Nel caso della dieta del reset surrenalico, per esempio, consigliano di dormire almeno 8 ore, bere tra i 2 e i 3,5 litri di liquidi al giorno, fare almeno 15 minuti di attività fisica quotidianamente e non addormentarsi con la TV accesa, tra le altre cose.