Aumento di bollette luce e gas che super ai 200 euro. La stangata Meloni non è di certo passata inosservata e tutti sono già preoccupati.
L’impennata delle bollette per luce e gas è diventata una realtà che preoccupa milioni di cittadini, già alle prese con le difficoltà economiche causate dalla crisi, dall’incertezza geopolitica e dalla crescente inflazione. La notizia dell’aumento, superiore a 200 euro, ha gettato nell’angoscia coloro che faticano a chiudere il bilancio familiare a fine mese. La responsabile di questa impennata è stata individuata nella fine delle agevolazioni fiscali e degli oneri sociali, una decisione che promette di impattare significativamente sulla vita quotidiana degli italiani. Analizziamo nel dettaglio cosa si prospetta nei prossimi mesi, con particolare attenzione ai dettagli forniti dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC) basati sulle previsioni di Nomisma Energia.
Il brusco aumento delle bollette è diventato un argomento centrale nelle conversazioni quotidiane di molte famiglie italiane. Si stima che il costo annuale della bolletta del gas crescerà di 207 euro, una cifra che mette a dura prova i bilanci delle famiglie già in difficoltà economica. La fine delle agevolazioni fiscali, in particolare la cessazione del taglio dell’Iva e il ripristino degli oneri di sistema, costituiscono le principali cause di questo rincaro. Il ritorno dell’Iva al 22% nel 2024 rappresenta una spada di Damocle sulle tasche delle famiglie, con un aumento di 162 euro all’anno per la bolletta del gas, mentre il ripristino degli oneri di sistema aggiunge altri 45 euro all’anno al conto complessivo. Un aumento che l’UNC ha già etichettato come una “tassa Meloni”, sottolineando come questa decisione finirà per gravare pesantemente sui cittadini.
Il quadro che si prospetta per i prossimi mesi è caratterizzato da un inevitabile aggravarsi della spesa energetica delle famiglie italiane. L’analisi della UNC basata sulle previsioni di Nomisma Energia anticipa un periodo difficile, con l’aumento delle tariffe energetiche che contribuirà a rendere sempre più oneroso il bilancio familiare. La fine del “calmiere” sulle bollette del gas, che inizialmente aveva l’obiettivo di mitigare gli effetti della crisi energetica, si rivela ora una decisione che pesa sulle spalle dei cittadini, alimentando ulteriormente le preoccupazioni finanziarie.
La situazione è ulteriormente complicata dal continuo aumento dell’inflazione. I dati provvisori di gennaio pubblicati dall’Istat evidenziano un tasso annuo del +0,8%, superiore allo 0,6% del mese precedente. Ciò che destaca l’allarme è soprattutto l’aumento mensile dello 0,3%, in netta controtendenza rispetto al calo dello 0,5% di novembre e superiore al +0,2% di dicembre. Tale aumento influisce pesantemente sui prodotti alimentari e le bevande analcoliche, con un balzo mensile dell’0,9%, triplo rispetto al mese di dicembre. Questi dati delineano un quadro economico complesso e preoccupante, con conseguenze dirette sulla spesa quotidiana delle famiglie.
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