Con il bonus busta paga alcuni lavoratori riceveranno ben 1200 euro in più: ecco chi sono e come funziona l’incentivo.
Arriva un nuovo bonus che porterà nelle buste paga di alcuni lavoratori 1200 euro in più. Ecco in cosa consiste e chi sono i beneficiari del nuovo incentivo del Governo Meloni.
Bonus busta paga
Il Governo non ha mai erogato tanti bonus come in questi ultimi anni, in cui le agevolazioni hanno rappresentato e stanno rappresentando un aiuto non indifferente per superare le difficoltà economiche che stiamo fronteggiando. In questa situazione economica particolarmente sfidante per i cittadini, arriva un nuovo bonus direttamente in busta paga per alcuni lavoratori, che porterà un aumento di ben 1200 euro. Non sarà un bonus immediato però, perchè per vederlo bisognerà attendere almeno il 2025.
Infatti, durante il prossimo anno le aliquote Irpef potrebbero essere nuovamente modificate (ricordiamo la recente modifica che ha portato le aliquote da quattro a tre, accorpando le prime due in una sola, al 23%), e questo gioverà direttamente sulle buste paga di alcuni lavoratori. Si tratterebbe quindi di una situazione analoga a quella che ha visto riconoscere 260 euro in busta paga ai lavoratori con un reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro nel 2024, ma stavolta a beneficiare dell’incentivo saranno i ceti medio alti. Ecco cosa cambierà.
Le tre ipotesi
A differenza di quanto accade con i bonus, che vengono erogati per sostenere le fasce più in difficoltà della popolazione, questo bonus in particolare andrà a favorire gli stipendi medio alti, ma sempre nel rispetto di determinati requisiti. Le ipotesi in ballo sono tre. La prima comporterebbe un aumento della soglia del secondo scaglione Irpef, portando la percentuale del 35% ai redditi fino a 55.000 euro (in questo caso del bonus beneficerebbero i redditi tra i 50.000 e i 55.000 euro annui, e si tradurrebbe in 660 euro annui in più in busta paga).
La seconda ipotesi invece abbasserebbe la seconda aliquota al 34% per i redditi fino a 55.000 euro, e interesserebbe la stessa fascia di redditi di cui sopra, ma con un aumento aggiuntivo fino a 230 euro in busta paga. La terza ipotesi è la più vantaggiosa per i cittadini, e la più costosa per il Governo, perchè comporterebbe una riduzione dell’aliquota del secondo scaglione al 33%, portando un risparmio che va da 440 a 940 euro all’anno per i redditi compresi tra 50.000 e 55.0000 euro.
Queste ipotesi vedrebbero quindi favoriti i redditi più alti, mentre per la fascia più bassa di reddito (fino a 28.000 euro) e per quella più alta (superiore a 55.000 euro) non sono previste ulteriori modifiche, almeno per ora.