Bonus imballaggi ecosostenibili: le aziende che scelgono il compostabile e il riutilizzabile possono ricevere fino a 10.000 euro.
Ecco come funziona il bonus che incentiva l’utilizzo di imballaggi ecosostenibili, chi può richiederlo e che somme vengono corrisposte alle aziende che scelgono di essere più green ed eco-friendly.
Nei giorni scorsi l’Unione Europea ha raggiunto un importante accordo provvisorio che punta a ridurre gli imballaggi in plastica e a metterli al bando a partire dal 2030, ma in Italia questa decisione non è piaciuta più di tanto. A spingere le aziende e il Governo a contrastare questa misura sono i costi necessari per realizzarla in così breve tempo, che sono, a loro dire, troppo alti. L’accordo però c’è stato, e anche se è ancora provvisorio, non ci sono motivi per cui non debba diventare definitivo, per cui anche l’Italia si è adoperata per introdurre un nuovo bonus che coinvolge gli imballaggi.
Nello specifico si tratta di un credito d’imposta pari al 20%, che andrà a coprire le spese che le aziende hanno sostenuto, volte all’acquisto di imballaggi ecosostenibili. A poter beneficiare del bonus sono le aziende attive iscritte al Registro delle Imprese e all’assicurazione generale obbligatoria che non abbiano sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n.231. Inoltre nei confronti delle aziende beneficiarie non devono sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione previste all’art. 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n.159. Infine, per beneficiare del bonus le aziende non devono essere in stato di liquidazione o soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatorie.
Il credito d’imposta sarà, come già anticipato, del 20% per un massimo di 10.000 euro per ogni azienda. Nel caso però le domande siano superiori ai limiti attualmente imposti, il tetto massimo concesso ad ogni azienda verrebbe ricalcolato proporzionalmente, in modo da permettere a più soggetti di accedere al bonus. Fanno cumulo ai fini del bonus le spese relative agli anni 2022, 2023 e 2024 che fanno riferimento all’acquisto di imballaggi riutilizzabili (posate, piatti, contenitori) o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile.
Per riuscire ad ottenere il credito d’imposta le aziende devono presentare un’istanza attraverso la procedura informatica dedicata sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lì si trovano, oltre alle indicazioni circa la modalità e la tempistica della domanda, anche tutti i documenti che si devono presentare di corredo. L’elenco delle aziende idonee a ricevere il bonus sarà poi trasmesso dal Ministero all’Agenzia delle Entrate, e sullo stesso elenco verranno comunicati anche gli importi concessi come credito d’imposta.