Nel 2024 il bonus pensionati, farà ricevere ad alcuni pensionati ben 3700 euro in più sulla pensione: ecco chi sono e come ottenerlo.
Il 2024 si apre, per i pensionati, con una buona notizia dal fronte degli assegni, grazie alla riforma fiscale e alla revisione delle aliquote Irpef, che ad alcuni farà ricevere 3700 euro in più. Ecco come funziona.
Bonus pensionati
La riforma fiscale ha apportato diverse modifiche alla fiscalità italiana, e una delle più importanti riguarda le aliquote Irpef, che da quattro sono diventate tre. Da quest’anno, infatti, gli scaglioni di reddito e le aliquote corrispondenti sono i seguenti: il 23% per i redditi fino a 28.000 euro, il 35% per i redditi da 28.000 a 50.000 euro e il 43% per i redditi superiori a 50.000 euro annui. La riforma è stata approvata in via definitiva il 28 dicembre 2023, e dal mese di marzo sono iniziati i primi adeguamenti.
L’eliminazione della seconda aliquota (quella al 25%) ha infatti portato già da questo mese degli aumenti negli assegni pensionistici di alcuni pensionati: quelli che facevano parte proprio del secondo scaglione di reddito e che in passato erano tassati con l’aliquota al 25%. Questo fa sì che questi pensionati abbiano ricevuto, già dall’assegno di marzo, il 2% in più sulla loro pensione, ma ad aprile le cose andranno ancora meglio.
3700 euro in più
Quello che succederà ad aprile, nei casi in cui non si è già verificato a marzo, è un aumento dell’assegno pensionistico dovuto al saldo degli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio, per cui la nuova riforma fiscale valeva, ma su cui non è stata applicata per motivi di tempistiche tecniche. Inoltre, i pensionati che fanno parte della seconda fascia di reddito (quella che è stata accorpata alla prima) potranno vedere il proprio assegno pensionistico aumentare di 3700 euro all’anno.
Questa cifra viene fuori dalla somma degli aggiornamenti delle pensione già percepite, come abbiamo appena detto, delle rivalutazioni legate all’inflazione, delle integrazioni per particolari condizioni di salute o situazioni di disagio economico, e delle agevolazioni legate all’anzianità o alla tipologia di pensione. Quindi, calcolatrice alla mano, i pensionati che rientravano nel secondo scaglione Irpef saranno particolarmente favoriti dalla nuova riforma fiscale, e per loro il 2 aprile sarà una data da ricordare!
Per tutti gli altri invece, gli aumenti dipenderanno esclusivamente da integrazioni, agevolazioni e rivalutazioni dell’inflazione, essendo esenti dalla modifica dell’aliquota Irpef. Infatti, il primo, il terzo e il quarto scaglione non hanno avuto modifiche in termini di aliquota, che è rimasta fissa rispettivamente al 23%, al 35% e al 43%.