I bonus trasporti sono andati sold-out e ora il Ministero del Lavoro rimanda le nuove richieste ad una nuova data. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Dopo il boom di richieste per il contributo all’acquisto degli abbonamenti dei mezzi pubblici quali treni, bus e metro, i fondi sono finiti e dal sito del Ministero del lavoro non è più possibile presentare nuove domande. Non c’è da disperare però: le nuove domande potranno essere inoltrate a partire da una nuova data, vicinissima.
“Non è più possibile procedere con la richiesta del bonus per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista dal Decreto-legge n.5 del 14 gennaio 2023”. Così si legge sul sito del Ministero del Lavoro se si prova a inoltrare una domanda per il bonus trasporti, che agevola l’acquisto di abbonamenti per treni, bus e metro. Cosa è successo?
Al 4 agosto erano già stati emessi 1.875.600 bonus trasporti, nonostante il Governo Meloni abbia ridotto gli aventi diritto abbassando il reddito Isee che dava accesso alla domanda (da 35.000 a 20.000 euro). Vista l’elevatissima domanda però, l’entrata delle domande è stata interrotta.
Nulla però è ancora perduto, perchè appare un nuovo spiraglio per chi non ha ancora potuto presentare la propria domanda: ci sarà una nuova data di presentazione! Purtroppo però, i nuovi bonus non saranno disponibili per tutti, anche se aventi diritto.
I nuovi bonus verranno rilasciati agli aventi diritto solo nel caso in cui qualcuno che ha già visto la propria domanda accettata non abbia ancora dato seguito all’utilizzo del bonus, creando quindi un residuo. Nulla però è ancora perduto.
Le regole sono semplici: si può presentare domanda per sé o per un minorenne a carico accedendo con SPID o CIE e indicando il codice fiscale del beneficiario, purchè lo stesso abbia un reddito complessivo inferiore a 20.000 euro. Il buono di 60 euro non è cedibile e può essere utilizzato per acquistare un solo abbonamento (annuale o mensile) di trasporto pubblico.
Il bonus era stato inserito nel dl Aiuti 50/2022 e aveva uno stanziamento iniziale di 79 milioni, alzato poi a 180 e successivamente a 190. Con il dl Aiuti-quater però, è stato ridotto a 140 milioni di euro. Il bonus, introdotto dal Governo Draghi, è stato riconfermato dall’attuale Governo Meloni, che ha però deciso di abbassare l’Isee a 20.000, tagliando di fatto una grossa fetta degli aventi diritto.
Secondo il senatore PD Antonio Misiani, “il bonus andrebbe rifinanziato riportando il tetto a 35.000 euro: con poche decine di milioni di euro in più si aiuterebbero concretamente tantissime famiglie”.
Questo nuovo inasprimento dei parametri in cui rientrare per essere idonei allo stanziamento del bonus ha reso possibile l’apertura di una nuova data a partire dalla quale sarà possibile presentare nuovamente la propria domanda. Sempre sul sito del Ministero del Lavoro infatti, si legge che “sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8 del 1° settembre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023”.
Prepariamoci quindi, sarà una nuova corsa al bonus!