Il batterio del botulino nel cibo può causare una delle peggiori intossicazioni alimentari in assoluto: ecco come riconoscerlo ed evitarlo.
La causa del cosiddetto botulismo è il batterio del botulino, che produce una delle tossine più velenose in assoluto, e che si trova sia nel terreno che nell’intestino di alcuni animali.
Il botulino nel cibo
Il botulino nel cibo che mangiamo può causare un’intossicazione alimentare davvero tremenda, che sfocia nel botulismo, una patologia che può portare anche alla morte se non curata nel giusto modo e se non viene presa in tempo. A spiegarlo è l’Istituto Humanitas, che illustra come riconoscere i segni del botulino nel cibo e come curare il botulismo. A rendere necessaria questa spiegazione è il caso di una coppia di Avellino: i due hanno preso un’intossicazione alimentare dopo aver mangiato una pizza, e lei è morta.
E’ quindi importante essere informati su cosa sia il botulino nel cibo, e quali cibi evitare per non prendere il botulismo. Il botulino è un batterio caratterizzato da sette ceppi distinti, che vanno dalla A alla G in scala discendente di letalità. In Europa il più diffuso è il tipo E, che ha una letalità bassa.
L’Istituto Superiore di Sanità spiega che ci sono diverse forme di botulismo, ma quello più conosciuto è quello alimentare. Il botulino è in grado di sopravvivere anche senza ossigeno, ed è presente un pò ovunque: nel terreno, nella polvere, nei sedimenti marini, nel pulviscolo atmosferico, nell’intestino di alcuni animali e anche in determinati alimenti.
Gli alimenti che rischiano maggiormente di essere contaminati dal botulino sono le confetture, le conserve e i cibi in scatola (quelli industriali sono tendenzialmente più sicuri grazie alla sterilizzazione cui vengono sottoposti). La maggior parte delle intossicazioni alimentari da botulino deriva dal mal confezionamento di alimenti in casa.
Come evitare la contaminazione in casa
La tossina del botulino si disgrega ad alte temperature, ma quelle raggiunte dai fornelli domestici non sono abbastanza alte. Per eliminare le tossine del botulino servono all’incirca 10 ore di bollitura, il che renderebbe immangiabile il cibo preparato.
Non tutti gli alimenti preparati in casa però sono a rischio. Per esempio, le conserve acide (salsa di pomodoro) e le marmellate, se preparate correttamente sono più sicure perchè creano un ambiente dove il batterio non prolifera. Al contrario, le conserve non acide (come il tonno o le verdure sott’olio), hanno un terreno ideale per la sopravvivenza del batterio.
Per preparare le conserve nel modo giusto basta seguire le linee guida dell’ISS: bollire gli alimenti con una soluzione di acqua e aceto di vino in pari quantità e lasciare asciugare. Successivamente gli alimenti si possono mettere nei barattoli e vanno ricoperti totalmente con l’olio, lasciando solamente un paio di cm tra il tappo e l’olio. Se si vuole fare la salamoia l’acqua deve contenere almeno il 15% di sale, mentre per le confetture bisogna usare la stessa quantità di frutta e zucchero.
Come riconoscere il botulino nel cibo
Identificare gli alimenti contaminati dal botulino non è semplicissimo, perchè il ceppo E non modifica l’aspetto e il sapore dei cibi pur avendo un’alta tossicità. In alcuni casi però il botulino si manifesta con rigonfiamenti delle confezioni, rilascio dei liquidi, odore sgradevole e colore e consistenza diversi dal normale.
I sintomi del botulino nel cibo
Quando si prende un’intossicazione alimentare da botulino, i sintomi si manifestano tra le 18 e le 36 ore successive all’ingestione dell’alimento, e consistono in una paralisi flaccida (ossia che parte dai muscoli della testa e poi scendo verso il resto del corpo), annebbiamento e sdoppiamento della vista, secchezza della bocca, difficoltà a parlare e a deglutire, abbassamento delle palpebre superiori e dilatazione delle pupille.
A condurre alla morte è proprio la paralisi che arriva ai muscoli dell’apparato respiratorio. In caso del manifestarsi anche di uno solo di questi sintomi è importante correre al pronto soccorso e portarsi dietro la confezione del cibo che potrebbe essere stato la causa dell’intossicazione, per una diagnosi più veloce.
Come si cura il botulismo
Questa non è una patologia che si può curare in casa, per cui ci si deve affidare ai medici in ospedale, e diventa cruciale la tempestività del ricovero. In ospedale si somministrano lassativi e un’antitossina, in più si seguirà una terapia di supporto e, nei casi più estremi, una ventilazione meccanica e un’intubazione nasogastrica. Un completo recupero può impiegare anche mesi per avvenire, per cui è importantissimo fare molta attenzione ai cibi che si ingeriscono!