Le notizie sul fronte dei trattamenti pensionistici di solito si materializzano con la prima busta paga dell’anno, ma questa volta ci sono sviluppi positivi in arrivo per molti pensionati. Sì, perché potrebbero essere in arrivo ulteriori incrementi, vediamo tutti i dettagli a riguardo.
Il vantaggioso aumento di 260 euro sulle pensioni
Questi aumenti sono il risultato di una specifica riforma proposta dal governo Meloni e inclusa nella legge di Bilancio, sebbene non sia ancora stata implementata con la rielaborazione delle buste paga. L’aumento potrebbe rivelarsi significativo e, quando verrà applicato, includerà anche gli arretrati relativi ai mesi precedenti. Scopriamo di cosa si tratta.
Gli aumenti applicati al pagamento di gennaio si sono concentrati sulla rivalutazione Istat, ma sembra che non si sia ancora visto l’impatto di una riforma attuata con la Manovra 2024, ossia la revisione delle aliquote Irpef. Il governo ha infatti deciso di ridurre tali aliquote da quattro a tre, modificando i ranghi dei redditi che rientrano in ciascuno di questi gruppi. Prima dell’intervento, gli scaglioni Irpef avevano aliquote del 23%, 25%, 35% e 43%. La novità sostanziale riguarda soprattutto le prime due percentuali, ora accorpate in un’unica aliquota del 23%, che include tutti i redditi fino a 28mila euro.
In precedenza, i redditi tra 15 e 28 mila euro erano soggetti a un’aliquota del 25%. Questo si traduce in un beneficio del 2% sugli importi che costituiranno la maggiorazione da applicare alle pensioni rientranti in questa fascia di reddito.
Tempistiche e aspettative
Al momento, i calcoli pensionistici dell’INPS rimangono invariati, nonostante l’approvazione della riforma, e pertanto gli effetti di tale modifica non si manifestano ancora nelle pensioni di febbraio. Ma è solo questione di tempo prima che gli incrementi vengano implementati. In ogni caso, è rassicurante sapere che tali aggiornamenti saranno applicati retroattivamente, garantendo il riconoscimento dei miglioramenti attraverso il pagamento degli arretrati relativi ai mesi precedentemente non coperti.
Dal punto di vista pratico, ci si può aspettare un incremento di circa 20 euro al mese, sommando un totale di circa 260 euro all’anno, nella situazione ottimale. Per quanto riguarda le pensioni al di fuori di questa fascia di reddito, non ci saranno modifiche da questo punto di vista, mantenendo la stabilità nelle disposizioni finanziarie per i beneficiari con redditi inferiori o superiori.