Sembrerebbe che il calcio arabo sia ricco di soldi ma meno di qualità anche anche avendo comprato giocatori fra i più forti al mondo. Vediamo perché è considerato di basso livello.
Giocatori pagati con cifre esorbitanti pur di accaparrarseli, ma livello tecnico decisamente ancora troppo basso. La Saudi Pro League sembra non essere all’altezza di competere con i campionati maggiori.
Calcio arabo a livelli molto bassi
I soldi che girano intorno al calcio sono molti, ancora di più se si parla del campionato arabo. La Saudi Pro League, infatti, è seriamente intenzionata a ritagliarsi un suo personale spazio all’interno del panorama calcistico mondiale, e lo fa acquistando i migliori giocatori. I soldi investiti sono davvero tantissimi, non solo per i giocatori stessi, ma i livelli di competizione, nonostante tutto, sembrano restare ancora piuttosto bassi.
Si parla di nomi come Ronaldo e Neymar, recente acquisto dal Paris Saint Germain, che sul campo sembrano essere gli unici in grado di sostenere delle azioni anche piuttosto semplici, per non dire quasi imbarazzanti, visto il livello a cui si trovano a dover giocare. Ma come già detto la Saudi Pro League punta in alto, prendendo spunto dalla Liga, dalla Serie A e anche dalla Bundes. Non ultima, è stata inviata una richiesta direttamente alla UEFA per far si che le formazioni arabe vengano inserite nelle prossime edizioni della Champions League. Un’ambizione decisamente alta, che potrebbe diventare realtà grazie ai nuovi acquisti della lega.
I cambiamenti della lega araba
Proprio per puntare in alto sono stati offerti contratti molto generosi ai migliori calciatori che dovrebbero risollevare l’asticella qualitativa delle azioni in campo. Contemporaneamente, sono stati scelti 18 nuovi allenatori stranieri, proprio per apprendere quanto più possibile dal panorama calcistico internazionale.
Eppure ad oggi, sembrerebbe che ci siano ancora problemi tecnici, in particolare dopo la partita cha ha visto scontrarsi Al Nassr e Al Hazem. In questo caso la partita si è conclusa con un 5-1 che ha sottolineato l’inesistenza da parte della seconda squadra di una strategia difensiva, con gli stessi giocatori visibilmente in difficoltà.
Un match sicuramente spento e senza azioni eclatanti o di particolare rilievo. Probabilmente è anche a seguito di incontri come questo che si è giunti alla scelta, per la nazionale Araba, di un tecnico ben noto. Sarà infatti Roberto Mancini ad occuparsi di gestire le tattiche e a cercare di far salire il più possibile l’asticella del calcio arabo, che possiede buone opportunità ma manca decisamente di soluzioni.
El nivel de la Saudi Pro League no se puede creer.
De verdad. 😳🇸🇦 pic.twitter.com/OWGxtBMcZ9
— Ataque Futbolero (@AtaqueFutbolero) September 4, 2023