Scopri il segreto per conoscere con precisione l’importo esatto che dovrai versare per il superbollo auto, grazie a un calcolo astuto e mirato alle tue specifiche esigenze finanziarie.
Guidare un’auto a elevate prestazioni può essere un piacere, ma ci sono costi aggiuntivi da considerare. Uno di questi è il cosiddetto “superbollo”, un’imposta applicata ai veicoli con una potenza superiore a 185 kW, che persiste per i primi 20 anni dall’acquisto. Scopriamo insieme cosa è il superbollo auto e chi è tenuto a pagarlo.
Storia e caratteristiche
Il superbollo è una tassa obbligatoria introdotta per la prima volta nel 1976, cancellata nel 1997 e poi reintegrata nel 2011 con una nuova formula. Questa imposta colpisce i proprietari di auto adibite al trasporto di merci e persone, con una potenza che supera la soglia stabilita dalla legge. Nel 2011, la legge numero 98 ha stabilito che il superbollo era dovuto per veicoli con potenza fino a 225 kW, con un’impennata di 10 euro per ogni kW eccedente.
Successivamente, la legge 201 del 6 dicembre 2011 ha introdotto ulteriori modifiche, raddoppiando l’aliquota a 20 euro e riducendo la soglia limite della potenza soggetta al superbollo da 225 kW a 185 kW. Questa tassa è considerata un’addizionale al tradizionale bollo auto, ma a differenza di quest’ultimo, è un’imposta erariale anziché regionale. La gestione del bollo tradizionale varia tra regioni a statuto speciale e altre, mentre il superbollo è un’imposta erariale uniforme su tutto il territorio.
Come effettuare il calcolo del superbollo auto
Calcolare il superbollo auto è un passo essenziale per i proprietari di veicoli ad alte prestazioni. Esistono due approcci principali per determinare l’importo dovuto: uno automatico, utilizzando lo strumento fornito sul sito dell’Agenzia delle entrate, e l’altro manuale, basato sulla soglia minima di partenza di 185 kW.
Il sistema automatico fornito sul sito dell’Agenzia delle entrate calcola l’importo dovuto e fornisce le modalità di versamento diretto alle casse erariali. Nel caso di un calcolo manuale, la procedura inizia sottraendo la potenza effettiva del veicolo dalla soglia di 185 kW. Il valore ottenuto è quindi moltiplicato per l’aliquota imposta dallo Stato, attualmente fissata a 20 euro per ogni kW eccedente.
Il quadro del calcolo si completa con le riduzioni stabilite dalla normativa vigente. Ad esempio, se il veicolo è stato immatricolato da meno di 5 anni, il proprietario o l’utilizzatore possono beneficiare di una riduzione del 60%, pari a 12 euro per ogni kW in eccesso. Per i veicoli con più di 10 anni, la riduzione è dimezzata a 6 euro per ogni kW sopra i 185, e se superano i 15 anni, si applica uno sconto del 85%, ovvero 3 euro per ogni kW eccedente. Queste riduzioni sono incentivate da considerazioni ambientali, riflettendo il principio che veicoli più recenti hanno un impatto inferiore rispetto a quelli più datati.
Per coloro che cercano di ridurre i costi, è interessante notare che l’importo del superbollo varia nel tempo. Quando la potenza dell’auto supera la soglia di 185 kW, l’importo iniziale da versare è di 20 euro per ogni kW eccedente. Ma questo valore si riduce a 12 euro dopo 5 anni dalla data di costruzione del veicolo, a 6 euro dopo 10 anni e a 3 euro dopo 15 anni. Dopo 20 anni dalla data di costruzione, il superbollo viene completamente annullato. Un’ulteriore vantaggio per chi mira a risparmiare sulle tasse automobilistiche.