Cambia la flat tax per le partite IVA, e d’ora in poi il calcolo sarà fatto sul volume d’affari. Ecco quali saranno le differenze effettive.
Sono in arrivo importanti novità per le partite IVA, riguardanti la flat tax: la normativa è stata aggiornata e rientrerà nel decreto del 28 dicembre, che sarà discusso in Consiglio dei Ministri. Ecco cosa cambierà.
Cambia la flat tax
La normativa italiana definisce le franchigie per accedere e rimanere nel regime di flat tax basate sui ricavi e sui compensi, ma a livello europeo il calcolo viene effettuato sul volume d’affari annuale, che permette alle partite IVA riferite alle piccole attività di non applicare l’IVA. Di conseguenza, visto che le franchigie sono stabilite dai singoli stati membri, è stato necessario adeguare la disciplina italiana a quella dell’Unione Europea.
Ecco quindi che nella nuova legge di bilancio 2024 viene specificato che la soglia degli 85.000 euro, sotto la quale le partite IVA possono accedere e rimanere nel regime forfettario e nella flat tax, non sarà più calcolato in base all’incasso, ma in base al fatturato. Se questa soglia viene superata, ma si rimane al di sotto dei 100.000 euro, l’uscita dal regime forfettario slitterà all’anno d’imposta successivo, mentre se si superano i 100.000 euro l’uscita è immediata.
Attualmente la flat tax per le partite IVA con regime forfettario è fissata al 15%, e solo per le nuove attività al 5% (per i primi 5 anni di attività), e fino ad oggi la soglia era calcolata sulla base dei compensi effettivamente incassati, ma dal 2024 si guarderà l’importo totale delle fatture, il che alza notevolmente il tetto raggiunto da ogni partita IVA.
Le partite IVA forfettarie
Le partite IVA forfettarie non sono poche in Italia, e lo dimostra un’elaborazione su Statistiche fiscali del 2022 sviluppata e pubblicata su Il Sole 24 ore. Qui si legge che dal 2016 al 2022 le partite IVA forfettarie sono aumentate in maniera esponenziale e che il loro reddito difficilmente supera i 18.000 euro di media.
Questo vuol dire che saranno tantissime le persone fisiche intestatarie di partite IVA forfettarie che saranno coinvolte nel nuovo calcolo della flat tax, e che quindi vedranno cambiare i loro parametri di appartenenza al regime forfettario, per cui questa non è una misura da poco. A cambiare nella misura però, non sarà solamente la flat tax.
Altri cambiamenti della misura
La misura prevede anche la fine dell’esonero dall’invio dei documenti al Sistema di interscambio delle Entrate, ossia l’Sdi (il provvedimento riguarda le attività che si trovano al di sotto dei 25.000 di ricavi). In questo modo i contribuenti non potranno avere modifiche sul termine dei 12 giorni di emissione dalla fattura, e potranno essere effettuati controlli più approfonditi e accurati da parte dell’amministrazione finanziaria riguardanti la cessione di beni e servizi.