Cartella esattoriale bollo auto: per annullarla devi seguire questa procedura, controlla subito se hai tutti i requisiti.
Quando si matura un debito nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, scattano le cartelle esattoriali, anche in caso di mancato pagamento del bollo auto. Cosa succede però quando il bollo cui la cartella si riferisce è stato pagato? Ecco come fare per annullare la cartella esattoriale.
Cartella esattoriale bollo auto
La cartella esattoriale, come dice la legge, si materializza nel momento del “passaggio a ruolo”, ossia quando l’Ente pubblico presso cui si è maturato un debito passa l’incasso dello stesso al Concessionario della Riscossione, ossia all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Questa opera quindi, di fatto, come sostituto di Comuni, Regioni e qualsiasi altro Ente pubblico che sia creditore di un contribuente, quando il debito non è riuscito ad estinguersi attraverso le vie ufficiali.
Nel caso specifico del bollo auto, l’Agenzia delle Entrate Riscossione sostituisce la Regione quando un contribuente non paga la tassa automobilistica, ma a volte può capitare che la tassa venga pagata e si riceva comunque una richiesta di pagamento tramite una cartella esattoriale. Cosa si può fare in questo caso? Ecco qual è l’iter da seguire per annullare la cartella esattoriale che si riferisce ad un bollo auto pagato.
L’iter da seguire
Si può ricevere una cartella esattoriale per errore, e quando questo accade, il contribuente riceve una richiesta di pagamento per qualcosa che ha già pagato o che non deve pagare. Parlando di bollo auto, la soluzione più rapida per annullare la cartella esattoriale è provare di averlo già pagato, presentando la ricevuta del pagamento di quell’anno. Le cose invece si complicano quando, nonostante aver già pagato, il contribuente non può provarlo.
Tramite il Portale dell’Automobilista si può controllare lo stato di validità e i pagamenti relativi ad assicurazione e bollo auto, ed è sempre raccomandabile conservare le ricevute di pagamento di questi documenti, perchè gli errori di battitura o di disattenzione da parte di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate Riscossione non sono saltuari, e provare di aver pagato risolve ogni problema. Al contrario, se non si riesce a dimostrare il pagamento, la richiesta di riscossione diventa valida e si deve pagare nuovamente.
Per presentare l’istanza di annullamento all’Agenzia delle Entrate Riscossione bisogna inviare una PEC oppure una lettera raccomandata, entrambe contenenti il modello SL1, che si riferisce alla sospensione legale della riscossione. Il modello deve essere compilato per intero, e ad esso bisogna allegare il proprio documento di riconoscimento, la cartella che si è ricevuta e la ricevuta del bollo auto pagato. In alternativa sono accettate anche altre prove di avvenuto pagamento, ma è sempre preferibile presentare la ricevuta ufficiale.