Secondo il pubblicitario che ha lavorato con i Ferragnez, esiste la possibilità che Chiara Ferragni entri in politica, come affermato dallo stesso esperto della comunicazione associato al celebre duo Ferragnez.
Francesco Taddeucci, il famoso esperto in pubblicità e fondatore della nota agenzia SuperHumans, condivide la sua sorpresa in merito alla vicenda del pandoro e alla multa inflitta dall’Antitrust a Chiara Ferragni, la conosciuta imprenditrice digitale con numerosi collaboratori e consulenti. Taddeucci evidenzia l’organizzazione e la vigilanza del team che ruota attorno a Ferragni, definendolo un “gruppo ben organizzato e attento”, e sottolinea la presenza degli “angeli custodi” che circondano l’imprenditrice.
Il pubblicitario sottolinea la necessità di totale trasparenza nelle attività benefiche, prendendo come riferimento l’approccio adottato in Inghilterra. In un’intervista con Repubblica, Taddeucci, noto per aver lanciato la serie tv “Ferragnez” sulla famiglia più seguita d’Italia, esprime perplessità riguardo ai problemi emersi nonostante la struttura di supporto, come nel caso del pandoro-gate e della multa dell’Antitrust. Ma crede fermamente che tali avvenimenti non segneranno la fine dell’ascesa di Chiara Ferragni nel mondo dell’imprenditoria digitale, nonostante le indagini in corso da parte delle procure di Milano e Cuneo.
Mentre aziende come la Safilo hanno già abbandonato l’influencer, Taddeucci ritiene che Chiara Ferragni e Fedez rappresentino la vera famiglia reale italiana, completa di scandali e successi. Nonostante le indagini in corso, il pubblicitario suggerisce che Ferragni potrebbe persino intraprendere una carriera politica, seguendo l’esempio di figure come Berlusconi e Trump, grazie al suo considerevole patrimonio di consenso.
Pur senza dichiarazioni esplicite di Ferragni sull’entrare in politica, Taddeucci immagina che potrebbe raggiungere posizioni di rilievo nelle istituzioni. Secondo il pubblicitario, gli influencer hanno giocato un ruolo significativo durante la fase iniziale, simile a un Far West autentico, ma ora si trovano in una fase successiva, post-Far West, in cui emergono delle regole, anche se vaghe ed eventualmente inefficaci. Taddeucci ritiene che spetti all’Europa, al Parlamento e alle autorità di garanzia definire regole credibili, soprattutto per quanto riguarda la beneficenza, prendendo ispirazione dal modello del Regno Unito.
Taddeucci affronta la questione del licenziamento del manager di Ferragni, Fabio Maria Damato, a seguito del pandoro-gate e delle indagini per frode in commercio. Damato, general manager di Chiara Ferragni Collection e The Blonde Salad, rischia di perdere il posto, soprattutto a causa di tensioni con Fedez riguardo al mancato coinvolgimento del rapper nelle entrate della moglie.
La vicenda, che ha generato ulteriori tensioni tra le figure maschili significative nella vita di Ferragni, rivela la complessità delle dinamiche personali e professionali all’interno del cerchio ristretto dell’imprenditrice.