La nuova Legge di Bilancio fa delle modifiche importanti al congedo parentale nel 2024. Ecco tutte le novità introdotte quest’anno.
La nuova Legge di Bilancio ha toccato tantissime materie, e non ha tralasciato nemmeno il congedo parentale, che ha subìto diverse modifiche. Vediamo insieme cosa cambia per i genitori a partire da quest’anno.
Come funziona adesso
Il congedo parentale offre la possibilità ai genitori, nei primi anni di vita dei figli, di prendere un periodo di assenza dal lavoro, pur mantenendo attivo il proprio contratto, ed è rivolto prettamente ai lavoratori e lavoratrici dipendenti. Sebbene il congedo parentale in Italia non sia ancora equiparabile a quello di altri Paesi nel mondo per efficienza e supporto alle famiglie, il Governo sta cercando di fare di più, e lo dimostra proprio con la nuova Legge di Bilancio, che modifica, tra le altre materie, anche il congedo parentale nel 2024.
Attualmente i genitori lavoratori dipendenti possono chiedere al proprio datore di lavoro un congedo parentale complessivo, tra i due genitori, di 10 mesi, e solamente entro i primi 12 anni di vita del bambino. Questa soglia può arrivare a 11 mesi se il padre si astiene dal lavoro per un periodo di almeno tre mesi, a prescindere che l’assenza sia continuativa o meno.
Il congedo parentale spetta sia alla madre che al padre lavoratore, e viene sempre calcolato dopo il termine del congedo parentale obbligatorio. Nel caso delle madri lavoratrici, queste possono prendere un periodo di astensione dal lavoro che può durare al massimo sei mesi, e che può essere sia frazionato che continuativo. I padri lavoratori invece possono chiedere al massimo fino a sette mesi, secondo la casistica indicata sopra.
I padri possono usufruire del congedo parentale anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre, anche se lei non lavora. Infine, se si è un genitore solo, il congedo parentale ammonta a un massimo di 11 mesi, sia continuativo che frazionato. Cosa cambia dal 2024? Vediamolo insieme.
Congedo parentale nel 2024
Le novità che introduce la Legge di Bilancio in fatto di congedo parentale riguardano diversi aspetti. Innanzitutto il periodo di congedo parentale dal 2024 sarà allungato di un mese (arrivando a due mesi), che verrà retribuito al 60% nella normalità, ma che sarà pagato all’80% solamente nel 2024. Questo solamente se si hanno figli di età inferiore ai 6 anni e si è terminato il congedo dopo il 31 dicembre 2023.
I restanti mesi di congedo parentale a disposizione dei genitori fino ai 12 anni del figlio (quindi 9 mesi in totale) saranno pagati al 30%. I restanti periodi di congedo parentale (ossia massimo due mesi) non saranno retribuiti, fino al limite di 10 o 11 mesi, a meno che il genitore non abbia un reddito individuale 2,5 volte inferiore all’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, nel qual caso saranno indennizzati al 30%.
Per richiedere il congedo parentale bisogna presentare domanda prima che il periodo inizi, attraverso il servizio dedicato del portale INPS, oppure tramite Contact Center al numero 803 164 oppure al numero 06 164 164, o ancora tramite enti di patronato e intermediari dell’INPS.