Un conto deposito fa davvero guadagnare? Guarda cosa succede se investi 11.000 euro per 36 mesi, è davvero incredibile.
I conti deposito sono un sistema di investimento molto sicuro a breve e medio termine, ma quanto fanno guadagnare realmente? Vediamolo insieme e scopriamo tutte le caratteristiche dei conti deposito.
Le caratteristiche del conto deposito
Il conto deposito è un metodo di investimento di matrice bancaria a reddito fisso tra i più robusti sul mercato attuale. Il conto deposito si caratterizza principalmente per il fatto che il guadagno finale che si ha è noto ancor prima di investire, per cui si tratta di un prodotto sicuro, che non viene influenzato dalle oscillazioni del mercato. Questo è anche il motivo per cui in tantissimi scelgono di investire i propri soldi in un conto deposito rispetto ad altre forme di investimento a tasso variabile.
Quello che fa questo tipo di conto, in sostanza, altro non è che “spostare” la liquidità in eccesso sul conto corrente ordinario e farla fruttare nel breve-medio termine. Sono gli stessi esperti di gestione patrimoniale a evidenziare infatti che questo tipo di conti non dovrebbe mai avere un lungo termine, poichè sarebbe poco sensato vincolare la liquidità per troppo tempo, quando in alternativa ci sono altri modi di farla fruttare in meno tempo.
Parlando invece dei costi di gestione, solitamente non ce ne sono, ma fanno eccezione quelli fiscali. Sugli interessi attivi si applica il 26%, e l’imposta di bollo è dello 0,20% del deposito investito, e sempre proporzionale ai giorni dell’anno in cui è attivo il conto. Questi conti sono anche molto sicuri, in quanto sono tutelati dal FITD fino alla cifra di 100.000 euro (proprio come i conti correnti classici).
Alcuni vincoli
Alcune banche potrebbero vincolare un tasso di interesse maggiore dei conti deposito a chi apre presso di loro un conto corrente d’appoggio (in questo modo riescono ad acquisire nuovi clienti e maggiore liquidità a fronte di un riconoscimento d’interesse leggermente più alto del normale). Un altro fattore a cui bisogna prestare attenzione quando si decide di aprire un conto deposito è il suo essere libero o vincolato e, in quest’ultimo caso, se è svincolabile prima del termine e a quali condizioni. Solitamente i conti deposito vincolati sono più remunerativi, e considerando la durata breve o media dell’investimento, sono sicuramente i più vantaggiosi.
Infine, bisogna tener conto della periodicità della liquidazione degli interessi, e per questo argomento c’è davvero l’imbarazzo della scelta: da chi salta posticipatamente a chi ogni tre mesi! Solitamente i conti più remunerativi sono quelli che saldano in via posticipata, proprio per lo stesso discorso del vincolo di cui sopra.
Esempio pratico
Ma veniamo ad un esempio pratico, calcolatrice alla mano. Vediamo quanto si incassa (netto) vincolando 11.000 euro per 36 mesi su un conto deposito con la migliore soluzione attualmente disponibile sul mercato. Questa, nello specifico, è un’offerta che offre il 5% annuo lordo, che equivale al 3,7% netto, su un vincolo a 3 anni, svincolabile anche in anticipo.
Il guadagno finale al netto delle spese di ritenuta (€429) e di imposta di bollo (€66), che sono sempre a carico del cliente, è pari a €1.156, che verrebbero accreditati tutti alla scadenza del vincolo.