Ecco cos’è il biohacking, che grazie alla scienza e all’allenamento permette di far funzionare meglio il nostro organismo.
Il biohacking unisce la biologia, la genetica e le neuroscienze con l’allenamento e ci permette di far funzionare meglio il nostro organismo, portandolo al massimo delle sue prestazioni. Ecco come funziona e quali benefici apporta.
Cos’è il biohacking
Il biohacking è un insieme di pratiche che sono in grado di dare più energia al corpo, di migliorare la salute e la resistenza agli sforzi. Le tecniche vanno dagli allenamenti ibridi, alla respirazione profonda, passando per docce fredde, meditazione e digiuno intermittente, e per migliorare le prestazioni del nostro organismo attingono dalla scienza. Giacomo Spazzini, il fondatore di un club di consulenza per il benessere ha spiegato che per il biohacking “è fondamentale personalizzare le pratiche sulla base del sesso ma soprattutto degli obiettivi, dello stile di vita e delle predisposizioni genetiche”.
Inoltre, visto che con la salute non si scherza, per mettere a punto le attività di biohacking migliori persona per persona, sarebbe consigliabile farsi affiancare da un medico e da un coach, per adottare un approccio multidisciplinare. Ma andiamo un pò più a fondo e vediamo nello specifico cinque tecniche di biohacking da mettere in pratica che non sono invasive e possono essere praticate da tutti. Queste tecniche servono per raggiungere l’equilibrio tra corpo e mente e possono, progressivamente, essere inserite nella propria routine quotidiana per migliorare il funzionamento di tutto il nostro organismo.
Cinque tecniche da adottare
La prima tecnica è quella del digiuno intermittente, una tecnica nutrizionale che alterna fasi di digiuno ai pasti normali, e che serve per detossificare l’organismo dagli eccessi, riequilibrare gli ormoni, ridurre l’infiammazione di basso grado e rallentare l’invecchiamento. Per farlo bisogna considerare che devono esserci 16 ore di digiuno dopo ogni pasto, quindi se si fa colazione alle 8 del mattino, il pasto successivo deve avvenire a mezzanotte, e quello dopo ancora alle 16 di pomeriggio, e così via. La seconda tecnica prevede degli allenamenti ibridi ad alto impatto, come ad esempio fare 10.000 passi al giorno, oppure fare un circuito ad alta intensità di 20 minuti a giorni alterni.
Poi bisogna allenare il proprio sonno, dedicando del tempo alla meditazione e agli esercizi di respirazione, ma anche facendo attenzione a non mangiare pesante prima di andare a dormire e di evitare le luci blu di smartphone e dispositivi digitali in generale. La quarta tecnica prevede di praticare la respirazione profonda, per ritrovare un legame con il proprio corpo, migliorare l’ossigenazione del sangue e potenziare il sistema immunitario, oltre che riequilibrare gli ormoni e ridurre lo stress. Per farlo basta fare 3 serie da 30 respiri profondi per 15 minuti consecutivi, appena ci si sveglia al mattino.
Infine, alla fine di ogni doccia, imposta pochi secondi di acqua fredda per “svegliare” il tuo organismo.