Il Covid sta tornando con contagi sempre più frequenti, e stavolta si manifesta con un sintomo nuovo a mani e piedi.
In Italia ultimamente si è diffusa la variante Eris, che sembra essere più resistente agli anticorpi sviluppati sia con il contagio precedente che con il vaccino, ma che pare anche meno aggressiva. Il picco di contagi è previsto proprio in questo periodo, ma già per ottobre saranno disponibili i nuovi vaccini che sembrano avere effetto anche su di lei.
Chi continua invece a far parlare di sé a livello mondiale, è la variante Pirola. Già identificata a fine agosto, sta avendo ora il picco di contagi ed è diffusa in 15 paesi, tra cui si contano l’Australia, il Canada, la Francia, la Germania, il Portogallo, la Spagna, gli Stati Uniti e il Regno Unito (dove si è manifestata per la prima volta a fine estate).
L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha segnalato la presenza sporadica del ceppo BA.2.86 (la variante Pirola), in molte zone del Regno Unito, e si prevede che la sua diffusione aumenterà con l’arrivo dell’inverno, dato che si trascorrerà più tempo in luoghi chiusi. Ad oggi sono stati documentati 54 casi di Pirola a livello globale, e la maggior parte di essi si trovano nel Regno Unito, e non ci sono decessi legati al Covid tra essi.
A preoccupare della variante Pirola sono i sintomi insoliti che si stanno riscontrando nei pazienti risultati positivi, che appaiono nuovi e mai visti prima. Solitamente al Covid sono sempre stati associati problemi alle vie respiratorie, spossatezza, dolori alle ossa e perdita del gusto e dell’olfatto, mentre nel caso di Pirola, sembrano sopraggiungere nuovi segnali.
Nello specifico si parla di eruzioni cutanee e cambiamenti nella bocca o sulla lingua. Questa particolarità è nota come “lingua Covid”. Altrettanto nuovi sono dei segni sulle dita delle mani e dei piedi, che appaiono arrossate e doloranti. Inoltre, potrebbero comparire anche diarrea, una voce rauca e occhi che prudono e si arrossano.
Come per tutte le varianti precedenti, le raccomandazioni degli esperti restano le stesse, nonostante non siano più in vigore l’obbligo di sottoporsi al tampone per verificare la positività o meno al virus, né l’obbligo di isolamento e quarantena, sia in caso di malattia sintomatica che asintomatica.
In generale, è sempre bene rimanere in casa e limitare il contatto con altre persone quando si manifestano i sintomi sopra indicati, soprattutto quando ci sono febbre alta e forti dolori ossei. Inoltre, è sempre raccomandato l’uso della mascherina nei luoghi affollati e l’utilizzo del gel disinfettante per le mani.
Regola aurea è infine la vaccinazione per i soggetti potenzialmente più fragili e a rischio, che con il vaccino possono proteggersi da ogni evenienza.