La cucina a induzione richiede particolare attenzione per evitare alcuni errori che, se commessi, potrebbero rivelarsi disastrosi per il corretto funzionamento e la durata dell’elettrodomestico.
I fornelli a induzione stanno diventando sempre più diffusi nelle abitazioni degli italiani, spesso scelti per la loro praticità e l’efficacia nel risparmio energetico. Ma non tutti sono consapevoli degli errori che possono essere commessi involontariamente e che dovrebbero essere assolutamente evitati.
Cucina a induzione: di cosa si tratta
Questi piani cottura operano in modo diverso rispetto ai tradizionali fornelli a gas, consentendo una cottura più rapida delle pietanze. Nonostante i numerosi vantaggi, è importante fare attenzione a non commettere errori che potrebbero compromettere il corretto funzionamento di questo utile elettrodomestico.
Il funzionamento del piano cottura a induzione è notevolmente efficiente in termini di comodità, praticità e velocità. È progettato per rendere la cucina più sostenibile, eliminando l’uso del gas e affidandosi all’energia elettrica. Ma esiste una differenza sostanziale rispetto ai piani cottura elettrici convenzionali, poiché il campo elettromagnetico generato agisce direttamente sul fondo delle pentole anziché attraverso la superficie in vetroceramica.
Il funzionamento è semplice e si basa sul principio dell’induzione magnetica per generare calore. Al di sotto della superficie del piano cottura a induzione, si trova una bobina di rame. La corrente elettrica nella bobina genera un campo magnetico che interagisce con il materiale ferromagnetico della pentola. Questa interazione produce calore attraverso una resistenza elettrica, garantendo un controllo preciso della temperatura senza surriscaldare il piano cottura.
È fondamentale notare che l’uso di pentole e padelle con fondo magnetico è indispensabile per il corretto utilizzo del piano cottura a induzione. Le pentole tradizionali in alluminio o rame di solito non funzionano, ma esistono adattatori disponibili per consentirne l’utilizzo.
Gli errori da non fare
Una consapevolezza fondamentale riguarda la gestione del consumo energetico del piano cottura a induzione. Adeguare la potenza del proprio contatore elettrico è essenziale per gestire la potenza richiesta, consigliabile aumentare da un classico 3 kWh a 6 kWh per prevenire eventuali interruzioni di corrente.
Un’altra considerazione importante riguarda la scelta delle pentole adatte. Quelle compatibili sono spesso contrassegnate da un simbolo a forma di serpentina, ma un test con una calamita può dissipare ogni dubbio: se aderisce alla parte inferiore della pentola, questa è utilizzabile senza problemi.
Mentre i piani cottura a induzione sono noti per la facilità di pulizia, è cruciale utilizzare prodotti delicati per evitare graffi sulla superficie. Spesso, un panno in microfibra umido è sufficiente, seguito da un’asciugatura con un tovagliolo. È importante rimuovere eventuali residui di sporco quando la piastra si è raffreddata.
Infine, uno degli errori più diffusi, potenzialmente dannoso per il piano cottura, è l’utilizzo di pentole bagnate. L’acqua, eccellente conduttore di elettricità, potrebbe causare cortocircuiti entrando in contatto con i componenti elettrici del piano a induzione. Prestare attenzione a evitare questa situazione contribuirà a mantenere il corretto funzionamento del piano cottura nel tempo.
