La dichiarazione dei redditi del 2024 comporta cambiamenti significativi; quindi, ti consigliamo di prestare particolare attenzione a questa data in quanto ora tutto è diverso.
Importanti modifiche si prospettano per la dichiarazione dei redditi del 2024. I possessori di partita Iva ora devono inviare il Modello Redditi entro il 30 settembre, senza possibilità di proroga. Anche le scadenze per il versamento delle imposte subiscono cambiamenti, con una nuova data limite fissata al 16 dicembre.
Dichiarazione dei redditi 2024
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, i titolari di partita Iva dovranno rispettare la nuova scadenza del 30 settembre, abbandonando definitivamente quella precedente del 30 novembre. Questa modifica è stata introdotta attraverso il Decreto Legislativo del 19 dicembre 2023, che ha semplificato diversi adempimenti fiscali.
Oltre a ciò, è stata introdotta una nuova data limite per i pagamenti rateali delle imposte. I contribuenti avranno ora tempo fino al 16 dicembre 2024 per saldare le somme dovute, un mese in più rispetto al precedente termine di novembre.
Il termine di invio della dichiarazione dei redditi è stato ridisegnato: la data del 30 novembre è stata eliminata, obbligando tutti i contribuenti, inclusi i titolari di partita Iva, a presentare la dichiarazione entro il 30 settembre 2024. Ma per i soggetti Ires, il termine è stato anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta al nono mese successivo.
Il governo ha giustificato queste modifiche con la volontà di anticipare il controllo delle dichiarazioni, facilitando il rilascio tempestivo dei rimborsi dovuti ai contribuenti.
Mentre i benefici derivanti da queste modifiche consentiranno ai contribuenti di accedere anticipatamente ai rimborsi, è fondamentale prestare attenzione alle nuove scadenze. In particolare, i titolari di partita Iva devono rispettare la nuova scadenza del 30 settembre 2024.
Cosa accadrà in futuro
Proiettandoci nel futuro, dal 2025, la dichiarazione dei redditi dovrà essere presentata entro il 1° aprile, con la dichiarazione precompilata disponibile dal 30 aprile. L’Agenzia delle Entrate estenderà la precompilazione anche ai contribuenti titolari di partita Iva, includendo dati relativi a familiari, oneri detraibili e deducibili, e certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta.
Infine, le regole uniformate per il versamento delle imposte a rate, fissate al 16 di ogni mese, coinvolgono ora pensionati, dipendenti e titolari di partita Iva. I rimborsi Irpef per i lavoratori dipendenti possono essere richiesti direttamente all’Agenzia delle Entrate, senza passare per l’azienda e la busta paga. In caso di saldo Irpef, il contribuente può effettuare il pagamento direttamente tramite Modello F24, evitando la trattenuta sull’assegno mensile.