Le novità non finisco mai e sembra proprio che l’INPS abbia fatto dietrofront per quanto riguarda l’assegno unico e il suo aumento. Facciamo chiarezza?
Sembra proprio che l’INPS abbia deciso di tornare indietro in merito alla decisione presa. Non ci sarà alcun aumento per l’assegno unico e gli utenti si stanno già chiedendo se ci siano delle opportunità differenti. Facciamo chiarezza?
Assegno unico, non ci saranno gli aumenti INPS?
Ad inizio del mese di agosto, l’INPS aveva annunciato di voler effettuare un ricalcolo dal mese di settembre. Una novità in merito allo scorso anno, perché seppur con un ISEE differente era stato ugualmente pagato l’importo per l’Assegno Unico. Purtroppo, subito dopo, sono stati chiesti indietro tutti gli importi che sono stati ricevuti dagli utenti in modo indebito entro e non oltre il 31 dicembre.
È stato quindi richiesto di correggere automaticamente la Dichiarazione Unica Sostitutiva. Le regole che sono state cambiate dall’INPS portano le famiglie che hanno un ISEE con omissioni oppure irregolarità, a dover sostituire i soldi ricevuti o comunque ricevere un importo basso a partire da settembre.
Il messaggio 2913 dell’INPS ha descritto tutte le regole e le indicazioni previste, le stesse in parte fornite il 1° agosto con il messaggio 2856.
Quale è stata la comunicazione INPS?
Tutte le persone che hanno presentato un ISEE con difformità oppure omissioni dovranno restituire l’importo ricevuto in maniera maggiore. Non solo, dal mese di settembre si riconoscerà solamente l’importo al minimo ma con precedente correzione ISEE entro e non oltre il 31 dicembre 2023.
Una novità che di certo non ha fatto piacere per nulla, visto il preavviso breve. Famiglie e professionisti hanno valutato la questione e c’è solamente una strada da prendere, per evitare del tutto il taglio sull’assegno. La correzione da inviare all’INPS dovrà avvenire in tempi brevissimi.
Il fatto che tutto si dovesse svolgere durante il periodo estivo, con la maggior parte degli uffici chiusi ha messo a dura prova le persone. Per questo motivo, l’INPS ha pensato di cambiare la scadenza al mese di novembre 2023 con il messaggio 2913 – rettificando in parte quanto già comunicato:
- L’ISEE dovrà essere corretto entro e non oltre il 31 ottobre con il ricalcolo dell’Assegno unico;
- Per chi corregge il documento ci sarà anche un conguaglio con rimborso di quanto pagato in meno.
L’INPS ricorda che ci sarà ance l’aumento dell’Assegno unico che è dovuto alla rivalutazione che si adegua all’inflazione. Non ci sono ancora dettagli sugli importi, ma questi potrebbero essere sino a 200 euro.
Per la correzione dell’ISEE è bene rivolgersi a soli professionisti del settore, onde evitare errori e possibilità di dover restituire dei soldi all’INPS. Commercialisti e CAF nel mese di settembre potranno valutare ogni tipo di situazione individuale e operare in tal senso.