Blocco automatico dagli smartphone per i minori. Ecco quali sono i siti ai quali non potranno più accedere a breve.

La decisione, che entrerà in vigore a breve, prevede il blocco automatico di ben otto categorie di siti per i minori di 18 anni. Scopriamo insieme quali sono e vediamo tutti i dettagli della nuova delibera.
Blocco dei siti per i minori
A seguito di una delibera da parte dell’ Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni, a breve alcune categorie di siti non saranno più accessibili ai minori di 18 anni. L’obiettivo è quello di garantire una navigazione più sicura e di tutelare i più giovani.
La navigazione tramite smartphone sarà quindi limitata ai siti concessi ai minorenni e il blocco avverrà in automatico attraverso le compagnie telefoniche.

L’Agcom si è trovata a dover agire in prima persona in quanto le società di telefonia avrebbero dovuto inserire un limite di parental control già dal 2020, cosa che non è avvenuta.
Il tutto avverrà senza costi e senza problematiche né per gli utenti né tantomeno per le stesse compagnie telefoniche. A partire dalla data del blocco, ogni sim card venduta intestata a una persona minorenne avrà già il blocco imposto dall’Autorità garante delle comunicazioni.
Ma vediamo quali saranno i siti bloccati e da quando entrerà in vigore il provvedimento.
Quando partirà il blocco
La stretta da parte dell’Agcom ha già una data e non è affatto lontana. Si parla del 21 novembre 2023, data in cui le sim card che abbiano come intestatario un minore di diciotto anni non consentiranno l’accesso a ben otto categorie di siti. Tra questi rientrano siti con contenuti pornografici, siti che promuovono la vendita delle armi o che ne forniscono informazioni, quelli che supportano o promuovono il gioco d’azzardo o le scommesse, tutti i siti che promuovono la violenza o l’odio, così come i siti che promuovono lesioni personali o su terzi.

Rientrano nella restrizione anche i siti legati alle sette religiose, così come quelli che forniscono informazioni su come rendere irrintracciabile la propria attività online. Infine saranno inaccessibili i siti con contenuti riservati agli adulti, quali pornografia e servizi analoghi.
Rimangono esclusi dalla delibera i social network, sui quali l’Agcom non ha alcun potere decisionale.