La domanda sulla possibilità di un Facebook a pagamento per tutti e sulla presunta perdita dei diritti delle foto condivise solleva interrogativi sulla veridicità della catena di Sant’Antonio attualmente in circolazione.
Il testo prosegue con un ringraziamento a presunti personaggi, tra cui Larry e Tim Barker, presumibilmente associati a consigli legali. Si fa menzione della violazione della privacy, enfatizzando che la mancata pubblicazione del messaggio potrebbe essere interpretata come un consenso implicito all’uso delle foto e delle informazioni personali. È importante notare che, secondo il testo, Facebook Meta è ora descritto come un ente pubblico, e si invita tutti i membri a condividere un comunicato analogo per dichiarare la propria posizione in merito alla privacy.
Inoltre, il messaggio sottolinea l’esistenza di un presunto account premium di Facebook, indicando che Facebook e Instagram potrebbero diventare a pagamento. Ma è fondamentale correggere questa informazione erronea. Benché esista un’opzione per passare a un account premium e evitare la visualizzazione di annunci, questa è una scelta facoltativa e non una imposizione da parte di Facebook Meta.
Un altro aspetto affrontato nel messaggio riguarda la privacy e la proprietà intellettuale delle foto su Facebook. L’invito a dichiarare che le foto sono di esclusiva proprietà dell’utente e non di Facebook è basato su un malinteso. Le attuali condizioni d’uso di Facebook riconoscono che l’utente è il titolare dei diritti di proprietà intellettuale dei contenuti che condivide, ma allo stesso tempo concede a Facebook alcune autorizzazioni legali per l’uso di tali contenuti.
Un punto di grande importanza è che, secondo le attuali condizioni d’uso, l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva per l’uso dei propri contenuti. Ma, dal 12 gennaio 2024, Meta offrirà agli utenti la possibilità di “revocare” questa licenza d’uso in qualsiasi momento eliminando i propri contenuti o l’account.