Fumatori presi di mira, a Milano è il caos non si può più fumare

Che Milano stia diventando il Far-West non ci sono più dubbi, ma che i fumatori presi di mira non abbiano più scampo, la dice lunga sul livello di allerta.

I provvedimenti in tema sicurezza abbondano, poiché l’obiettivo è tramutare questa condizione a beneficio della collettività. Il punto è che le restrizioni sono sempre di più, e le ultime stanno letteralmente facendo impazzire anche coloro i quali in apparenza non farebbero del male se non a sé stessi. I fumatori sono da sempre presi di mira, ma se prima non potevano fumare negli spazi chiusi ed affollati, adesso non potrebbero più far nulla. L’aggiornamento di legge va approfondito.

donna che fuma
Fumatori presi di mira, a Milano è il caos non si può più fumare- Adriatico24ore.it

Certamente, fumare non fa bene, né a sé stessi, né tantomeno al prossimo. Su questo non ci piove, e niente può avvantaggiare in qualche modo la scelta in questione: non farlo è meglio. Quindi, che si tratti di una pessima decisione per chiunque è appurato, ma ognuno essendo responsabile delle proprie azioni, avrebbe risposto in maniera adeguata secondo propria responsabilità.

Sul divieto di non fumare in spazi chiusi e in presenza di gente, non ci piove, è un provvedimento corretto. Questo lo affermano anche i più accaniti dipendenti dal vizio. Il solo pensiero che in passato si poteva fumare letteralmente ovunque, fa rimanere scioccati i fumatori di oggi. La puzza, le sostanze tossiche e i vapori irrespirabili, sono il male per i polmoni dei fumatori e dei non.

Ma se venisse proibito di farlo anche in un luogo dove prima era possibile? È questa l’origine della contestazione, e Milano è pioniera. Qualcuno è d’accordo? Le risposte dei cittadini permettono di chiarire di cosa si tratta.

Cambia tutto, a Milano i fumatori sono presi di mira, ecco come

Il 2025 si presta ad essere “l’anno delle restrizioni più rigide”, e lo si evince già dal termine del 2024. Il nuovo codice della strada ha fatto entrare in crisi la maggior parte della popolazione, e se a questo si legano anche le nuove limitazioni in ambito fumo, ecco che la situazione non può che dirigersi in una direzione.

cicche di sigaretta in posacenere
Cambia tutto, a Milano i fumatori sono presi di mira, ecco come- Adriatico24ore.it

Probabilmente la scelta che prende di mira i fumatori ha una ragione nobile, quella di inquinare il meno possibile. Il problema è che fumare è una malattia avvelenata dal vizio, dove possono fumare le persone che ne sono affette? Se ci riuscissero, non sarebbero schiavi di questa ossessione, e si sa che “vietando” qualcosa, è nella natura umana “insistere” nel superare il limite.

Il divieto di fumare negli spazi chiusi mette tutti d’accordo, non può dirsi lo stesso se si considerano gli spazi aperti. Alcuni cittadini danno il consenso a questa decisione, poiché non fumando, darebbe loro fastidio se per strada incontrassero qualcuno che svampa con la sigaretta tradizionale o elettronica che sia. Ma lo spazio del mondo, può essere considerato al pari di uno chiuso come un ristorante o un bar?

Se i fumatori non possono farlo all’aria aperta, allora dove possono fumare? Dal 2025 a Milano sarà impossibile, poiché ci sono amare conseguenze. Già nel 2021 si era posto lo stop alle sigarette nei parchi pubblici, fermate dell’autobus e strutture sportive, e dal 1° gennaio dell’anno nuovo sarà lo stesso in qualsiasi spazio del mondo. Infatti, i fumatori potranno fumare solo se da soli o comunque ad almeno una distanza di 10 m da chi non lo fa.

Chi trasgredisce potrebbe ricevere una multa dai 40 ai 250 euro! Nella misura si parla di tutti gli spazi all’aperto, se però sono inclusi anche i locali all’aperto, bisogna aspettare ulteriori specifiche. Il Piano “Area clima” conferma quanto espresso, il documento programmatico esprime tutta una serie di provvedimenti, i quali entreranno in vigore a scaglioni. L’obiettivo è come già accennato ridurre le emissioni di anidride carbonica, e quindi l’inquinamento entro il 2050.

Secondo il resoconto di ARPA, sigla che indica l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, la combustione delle sigarette con le loro polveri sottili, contribuisce fortemente a inquinare l’aria. Si ricorda che il fumo passivo è dannoso tanto quanto quello inspirato da chi fuma.

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