Dar da mangiare ai gatti randagi può costare fino a 500 euro: attenzione a nutrire i felini di strada, la multa è dietro l’angolo.
A Cansano il Sindaco è stato chiaro: multa per chiunque abbandoni cibo per sfamare i gatti liberi. Le sanzioni arrivano anche a 500 euro. Ecco cosa sta succedendo in Abruzzo.
Multa per dar da mangiare ai gatti
Luca Malvestuto, il Sindaco di Cansano, un comune di appena 218 abitanti in provincia dell’Aquila in Abruzzo, ha emesso un’ordinanza che impedisce di dar da mangiare ai gatti liberi della città lasciando in giro il cibo. Le multe partono dai 25 euro e possono arrivare anche a 500 euro se si viene colti in flagrante mentre si abbandona in modo disordinato del cibo destinato ai gatti randagi. L’intenzione del Sindaco è quella di assicurare igiene e decoro per le vie del comune, senza però lasciare senza cibo i poveri felini senza fissa dimora.
La necessità dell’emissione di un’ordinanza per regolare il nutrimento dei gatti randagi da parte della popolazione deriva dal fatto che molti cittadini abbandonano i resti dei propri pasti in strada senza alcun ordine. Le parole del Sindaco descrivono benissimo la situazione: “all’interno del centro abitato alcuni cittadini curano l’alimentazione dei gatti in libertà e il cibo somministrato consiste spesso in resti di pasti umani depositati direttamente sul suolo pubblico”.
Come se questo non bastasse, il Sindaco continua dicendo che chi da da mangiare ai gatti in questo modo, lo fa poi “senza effettuare la pulizia dei luoghi al termine della somministrazione, con grave pregiudizio del decoro urbano e dell’igiene pubblica”. Ovviamente l’intenzione non è quella di vietare di nutrire i gatti randagi, ma di farlo seguendo le elementari norme di igiene pubblica.
Le regole da seguire
Come fare quindi per dare da mangiare ai gatti senza inficiare l’igiene delle strade del centro abitato di Cansano? L’ordinanza è molto chiara a riguardo, e specifica che è consentito alimentare i gatti che vivono in libertà, basta farlo in contenitori adeguati, che dopo il pasto devono essere rimossi e smaltiti da chi li ha depositati in strada. Oltre a togliere i contenitori, chi vuole nutrire i gatti deve farsi carico anche di pulire il suolo pubblico da eventuali residui di cibo lasciati in giro dai gatti.
L’ordinanza specifica anche con che tipo di cibo i felini possono essere alimentati: cibo secco da depositare all’interno dei contenitori. Il cibo non può essere lasciato libero e gettato in strada, e il divieto tocca anche gli animali domestici, sia per tutelare la loro salute e il loro benessere, sia per mantenere le strade pulite e decorose. Riguardo l’acqua, anch’essa deve essere messa a disposizione degli animali in appositi contenitori, e questi devono essere tenuti costantemente puliti e in ordine.
