Giorgia Meloni conquista la prima posizione tra i “Doers” nella graduatoria di Politico.eu, superando figure di spicco come Macron, von der Leyen e Lagarde. La sua ascesa, da ex euroscettica a campionessa di pragmatismo politico, è notevole. Tuttavia, è interessante notare che il suo apprezzamento deriva dalla sua azione contraria alle promesse fatte in passato.
Giorgia Meloni emerge trionfante nella classifica, con la versione europea di Politico.eu che la riconosce come la leader più concreta del continente. Inizialmente considerata un membro di un “partito post-fascista”, le aspettative di Bruxelles erano di vedere un nuovo ingresso “problematico” nei ranghi dell’Unione europea. Ma la realtà ha dimostrato il contrario.
La transizione di Meloni è notevole se si guarda dal punto di vista dell’Europa unita, specialmente considerando i suoi precedenti appelli per abbandonare la moneta comunitaria. Una volta al potere, ha sorpreso tutti abbracciando l’euro e abbandonando le critiche frequenti verso “i burocrati di Bruxelles”.
I meriti che le hanno conferito la medaglia d’oro dei “Doers” includono il suo posizionamento atlantista e il forte sostegno alla resistenza Ucraina. Questa inversione a U è evidente anche nel suo cambio di atteggiamento nei confronti della Russia, da un’iniziale simpatia per Putin a una chiara presa di posizione a favore dell’Ucraina.
Meloni è stata soprannominata “il camaleonte” per queste adattamenti sorprendenti al cambiamento di ruolo. La sua vittoria la colloca al primo posto tra i “Doers”, superando figure di spicco come Ursula von der Leyen (“la regina”) al secondo posto e Emmanuel Macron (“Manu lo scatenato”) che si accontenta del bronzo.
La decisione di ritirare l’Italia dall’accordo con la Cina ha rassicurato i partner europei e atlantici, specialmente considerando che l’Italia era stata l’unico paese del G7 ad aderire alla Nuova Via della Seta nel 2019.
Contrariamente alle preoccupazioni iniziali, Meloni non ha minacciato il diritto all’aborto, nonostante i timori nel suo campo politico. Politico.eu pone la domanda se questo riconoscimento sia un elogio o una critica, considerando che Meloni è stata apprezzata per allontanarsi dalle sue promesse iniziali.
Guardando al futuro, il peso di Meloni potrebbe crescere ulteriormente nel 2024, specialmente considerando il suo ruolo di presidente dell’ECR. La sua possibile accettazione nella cerchia dei moderati del Partito Popolare Europeo potrebbe ridefinire completamente il panorama politico del continente.
Al di fuori della classifica, Donald Tusk si posiziona come la figura più potente d’Europa, mentre Elvira Nabiullina è riconosciuta come il principale “disruptor”. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ottiene il primo posto nella categoria dei “Dreamers”.