Il proprietario del rinomato marchio italiano di pasta ha segnalato di essere oggetto di una campagna di boicottaggio sui social media a causa dell’accoglienza riservata al vicepremier presso lo stabilimento.
Una vasta ondata di dissenso nei confronti della pasta Rummo si è scatenata sui social media dopo la visita del vicepremier Matteo Salvini allo stabilimento, come annunciato direttamente dal proprietario del famoso marchio di Benevento, Cosimo Rummo. Quest’ultimo si è dichiarato “senza parole” per la tempesta mediatica che ha investito l’azienda, suscitando reazioni da parte di varie fazioni dell’opinione pubblica, politici e figure dello spettacolo, tutti esprimendo solidarietà al pastificio, indipendentemente dalle proprie affiliazioni politiche.
Marchio di pasta italiano boicottata
La controversia sui social media è nata da un video pubblicato sui profili social del ministro Salvini durante la sua visita allo stabilimento Rummo di Benevento. Vestito con un camice e con una retina sulla testa, il leader della Lega ha approfittato dell’occasione per trasmettere un messaggio politico attraverso i suoi canali. Nel video, ha elogiato il lavoro del pastificio e ha criticato coloro che avversano la dieta mediterranea e promuovono farine a base di insetti. Questo breve filmato ha scatenato la campagna di boicottaggio contro la Rummo.
Il proprietario dell’azienda, Cosimo Rummo, ha risposto alla situazione dichiarando di non essere abituato a richiedere l’affiliazione politica quando qualcuno entra nella sua casa. Ha sottolineato il valore sociale delle imprese e ha affermato di non avere nulla da temere, poiché le persone continueranno ad acquistare la loro pasta. Rummo ha anche sottolineato una precedente visita di esponenti politici nella sua azienda nel 2017, includendo il premier dell’epoca Paolo Gentiloni, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando e la ex segretaria della Cgil Susanna Camusso.
Matteo Salvini stesso ha commentato la situazione durante un convegno di Confindustria, scherzando sulla necessità di prestare attenzione alla scelta della pasta a causa delle dispute politiche. Ha sottolineato l’onore che rappresenta per gli imprenditori ospitare rappresentanti delle istituzioni e membri del governo nelle loro imprese.
Solidarietà nei confronti dell’azienda
Diversi esponenti politici di diverse fazioni, così come personaggi del mondo dello spettacolo, hanno espresso solidarietà nei confronti dell’azienda. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha condannato la campagna di boicottaggio come ingiusta, sottolineando l’importanza di preservare e difendere l’eccellenza nazionale rappresentata dalla pasta Rummo. Il senatore di Fratelli d’Italia, Domenico Matera, presidente del comitato per la Legislazione di Palazzo Madama, ha mostrato solidarietà e stima nei confronti della Rummo, criticando le campagne di diffamazione sui social media.
Anche Fiorello, nel suo programma ‘Mattin Show’ su Rai 2, ha affrontato la polemica, scherzando sulla situazione e sottolineando l’importanza di ricordare che dietro a un boicottaggio ci sono persone che lavorano. Ha commentato ironicamente sul cambio di slogan della Lega in “Ce lo abbiamo al dente” in seguito alla visita di Salvini.