Diventa virale il video scioccante di due polmoni messi a confronto: uno sano e uno di un fumatore. Ecco cosa succede.
In un video apparso su Instagram viene messa in risalto la differenza tra i polmoni di un fumatore e quelli di un non fumatore, ed è a dir poco paurosa. Nella prima parte del video si vedono i polmoni di un fumatore, che appaiono raggrinziti, neri e poco elastici, e quando immettono aria non raggiungono la loro piena espansione, ma restano contratti e affaticati. Nella seconda parte invece vengono mostrati due polmoni sani, e la prima cosa che salta all’occhio è il colore, di un rosato acceso e vivido, in netto contrasto con il nero di prima.
Quando i polmoni sani vengono riempiti d’aria, la loro massa diventa tre volte più grande e i polmoni appaiono gonfi e pieni, elastici e per niente affaticati. L’immissione di aria è molto più veloce e l’impressione che si ha è proprio di vedere un corpo morto a confronto con un corpo vivo. Quello che il fumo fa ai polmoni è sconcertante, e vederlo a occhio nudo fa ancora più impressione, ma offre un ottimo spunto di riflessione.
Come è noto, fumare è una delle cause principali del malfunzionamento dei polmoni, perchè cambia la struttura e il funzionamento dei polmoni stessi, rendendo la respirazione più difficile e aumentando il rischio di malattie gravi, come il cancro. Vediamo nello specifico cosa succede ai polmoni di una persona che fuma almeno un pacchetto di sigarette al giorno.
I polmoni di un fumatore incallito (o di qualcuno che viene esposto regolarmente e per lungo tempo a fumo passivo) sono anneriti, infiammati e perdono di elasticità. Le oltre 400 sostanze tossiche contenute nelle sigarette determinano uno stato di salute precario: i polmoni servono per portare ossigeno e sangue ai tessuti di tutto il corpo, e se non funzionano bene, a risentirne non è solo la respirazione.
Le conseguenze che il fumo provoca sono sia di tipo infiammatorio che di tipo fisico, e il danno generato dopo anni di fumo persistente è reversibile solo in parte. L’infiammazione provoca tosse e catarro, che possono facilmente trasformarsi in bronchite cronica, la quale a sua volta aumenta il rischio di infezioni respiratorie e accelera il declino delle funzioni polmonari. L’infiammazione rappresenta il pericolo più grande, perchè è la base di partenza per eventuali tumori.
Curare i polmoni è possibile, anche se rimettere in sesto i polmoni di un fumatore richiede diversi anni. Mediamente ci vogliono 10 anni senza sigarette per tornare a far funzionare normalmente i bronchi e per eliminare tutto il catrame che si è depositato. Quello che non è reversibile sono le cicatrici provocate dal fumo.