Se possiedi questi vini da investimento nella tua cantina, ti consiglio di fare una verifica accurata, poiché potrebbero valere davvero una grande fortuna.
Dal punto di vista strategico e storico, l’investimento nel vino può rappresentare una valida integrazione alle tradizionali forme di investimento. Tuttavia, è importante notare che non tutti i vini sono uguali, e la scelta delle etichette giuste può fare la differenza nel rendimento dell’investimento.
Vini da investimento
Il vino di alta qualità si configura come un investimento interessante, posizionandosi tra le migliori alternative nel Knight Frank Luxury Investment Index. Questo indice confronta i rendimenti annuali di beni da collezione come opere d’arte, orologi, automobili e borse. Nel corso degli ultimi 10 anni, i prezzi dei vini pregiati sono cresciuti del 149%, rappresentando il secondo rendimento più elevato tra le alternative di investimento, superato solo dal whisky (322%). Questa performance supera notevolmente automobili, monete e gioielli.
Gli investitori che considerano il vino come un’opera d’arte dovrebbero tenere conto di fattori chiave come la qualità, la rarità e la provenienza. Il vino offre una fonte unica di diversificazione poiché il suo valore è influenzato da fattori legati al clima, ai rendimenti del raccolto, all’annata e alle tendenze dei consumatori. Questi fattori, pur interagendo con domanda e offerta, sono scarsamente correlati al mercato azionario complessivo, rendendo il vino un ottimo investimento diversificato rispetto alle azioni e ai titoli tradizionali.
Un investimento nel buon vino presenta diversi vantaggi, tra cui la diversificazione del portafoglio con bassa correlazione alle classi di attività tradizionali, una minore volatilità di mercato, una gestione più efficace del rischio del portafoglio, un potenziale di rendimento superiore e una maggiore probabilità di preservare il valore durante le contrazioni del mercato.
Per coloro che desiderano iniziare ad investire nel vino, l’indice Liv-ex Fine Wine 100 è un punto di riferimento essenziale. Questo indice monitora i movimenti dei prezzi dei 100 vini pregiati più ricercati provenienti da diverse regioni del mondo. Secondo l’ultimo rapporto, i migliori vini da investimento includono marchi come Domaine Leflaive, Chateau d’Yquem, Meo Camuzet, Opus One, Joseph Drouhin, Cheval Blanc, Gaja, Henri Boillot, Angelus e Leroy.
Qual è il miglior vino
Il miglior vino da investimento, secondo l’indice Liv-ex Fine Wine 100, è il Domaine Leflaive, noto per essere uno dei pionieri della viticoltura biodinamica in Borgogna. La biodinamica è un metodo di coltivazione basato sulla comprensione sensibile dei fenomeni naturali, escludendo l’uso di prodotti chimici. Il vino di Domaine Leflaive, con prezzi che variano dai 50 euro ai 4.000 euro, esprime al meglio le qualità del territorio grazie a un approccio rispettoso e tradizionale alla vinificazione.
Tra i migliori vini da investimento si posiziona anche un marchio italiano, Gaja, che ha una lunga storia nel panorama enologico. Con una produzione annuale di 350.000 bottiglie di vino d’eccellenza, Gaja offre opzioni di investimento con prezzi che vanno dai 50 euro ai 1.500 euro.
Per chi desidera acquistare vini da investimento, è possibile farlo sia sul mercato primario, attraverso distributori all’ingrosso, che sul mercato secondario, dove collezionisti e investitori si rivolgono a case d’asta, borse e intermediari di vino.