Tra le cause del mal di testa ce n’è una molto banale alla quale nessuno pensa. Ecco di cosa si tratta e cosa fare.
Se ti ritrovi spesso a combattere il mal di testa, potrebbe essere saggio prestare attenzione a ciò che bevi. Una bevanda comune potrebbe essere il colpevole di questi fastidi. Una ricerca recente ha gettato luce su questo legame potenziale, mettendo in discussione la presunta innocuità di una delle bevande più popolari.
Il mal di testa, conosciuto anche come cefalea o emicrania, è un problema diffuso e spesso sottovalutato. In Italia, milioni di persone si trovano a dover fronteggiare questa fastidiosa condizione, con un numero significativo che lo sperimenta regolarmente. È un disturbo così pervasivo da essere considerato la terza malattia più comune al mondo e la principale causa di disabilità tra coloro che hanno meno di 50 anni.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania colpisce circa il 14% della popolazione mondiale, con una prevalenza maggiore tra le donne. Questo problema di salute non solo influisce sul benessere individuale ma ha anche un impatto economico rilevante, con costi significativi per il sistema sanitario, stimati intorno ai 20 miliardi di euro all’anno in Italia. Le cause del mal di testa possono essere molteplici e comprendono anche fattori alimentari. Sorprendentemente, una bevanda che si trova comunemente sulle nostre tavole, soprattutto durante i mesi più freddi, potrebbe essere correlata a questo fastidiose sintomo: il vino rosso.
Alcune persone hanno sperimentato mal di testa dopo aver consumato anche solo piccole quantità di vino rosso. Questo potrebbe essere attribuito non solo all’alcol presente nella bevanda, ma anche a una sostanza chiamata flavanolo, appartenente alla famiglia dei flavonoidi, che si trova nell’uva e quindi nel vino.
I flavonoidi sono noti per i loro effetti antiossidanti benefici, ma quando vengono metabolizzati insieme all’alcol, uno di essi, la quercetina, può causare problemi. Questo composto viene convertito in una forma chiamata quercetina-glucuronide, che interrompe il metabolismo dell’alcol. Il risultato di questo processo può portare all’accumulo di una sostanza irritante e infiammatoria chiamata acetaldeide, che è stata collegata a sintomi come rossore facciale, nausea e mal di testa. Il contenuto di quercetina nel vino rosso potrebbe essere particolarmente elevato, ma ciò che determina perché alcuni individui siano più suscettibili di altri a questo effetto non è ancora chiaro e richiede ulteriori studi per essere compreso appieno.