Silvia Toffanin ascolta da Costantino Vitagliano la rivelazione della sua malattia e come essa abbia radicalmente trasformato il corso della sua vita.
La vita di Costantino Vitagliano, noto al grande pubblico come ex tronista e personaggio televisivo, ha subito un cambiamento improvviso in un giorno che sembrava ordinario, ma che si è rivelato un momento cruciale. A raccontare la sua storia è lo stesso Vitagliano, ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, dove ha parlato della scoperta casuale di una malattia rara che ora influenza completamente la sua esistenza.
La malattia rara di Costantino Vitagliano
L’incidente è avvenuto mentre giocava con sua figlia e ha procurato un problema al tendine, costringendolo a recarsi al Pronto Soccorso. Lì, il suo medico, che lo stava assistendo per il problema al tendine, ha deciso di approfondire i suoi sintomi a causa di un dolore al petto. Dopo una serie di esami, è stata diagnosticata una malattia autoimmune rara, che ha comportato un ricovero urgente nel reparto di chirurgia tumorale.
Costantino ha raccontato di essere stato sottoposto a numerosi esami e di aver perso dodici chili in dieci giorni a causa dello stress e dell’ansia. La malattia, autoimmune e poco conosciuta, implica una massa che mette a rischio la sua aorta quotidianamente. Attualmente, il suo trattamento consiste nell’uso di cortisone e altri tentativi, poiché non esistono farmaci specifici per la sua condizione.
Il suo cambio di vita
Questa situazione ha radicalmente cambiato la vita di Costantino Vitagliano, portandolo a vivere con ansia e a riconsiderare molte cose. Ha confessato che adesso non si preoccupa di molte cose e affronta la vita in modo diverso, sempre in bilico tra momenti di euforia dovuti al cortisone e fasi più difficili. La sua prospettiva sulla vita è profondamente cambiata, e la malattia lo ha spinto a riflettere su quanto siano effimere alcune cose. La sua relazione con sua figlia di otto anni è influenzata dalla sua costante lotta interna, cercando di non farle vedere le difficoltà che sta affrontando.
Il periodo più difficile è stato il lungo ricovero senza conoscere la diagnosi, durante il quale ha vissuto un’esperienza angosciante. Vitagliano ha condiviso l’angoscia di quei giorni, ricordando come si sentisse bloccato in un reparto senza sapere cosa stesse accadendo al suo corpo. La paura di una minaccia improvvisa alla sua vita lo ha portato al limite, ma ha anche scoperto una resilienza interiore che non avrebbe mai immaginato di possedere.